Bee.it: come nasce un progetto innovativo?

Come spiegare un servizio innovativo come il car-sharing (condivisione dell’auto) in una città come Napoli? Come raccontare l’innovazione di servizio a partire da un contesto di scetticismo e resistenza al cambiamento? Su cosa puntare tra tutti i vantaggi proposti dall’azienda?

Partiamo dal  cliente

Bee è il primo servizio di car sharing ecologico a Napoli, il primo car sharing elettrico d’Italia e il secondo in Europa. La proposta di Bee è rivoluzionaria per un contesto urbano come quello napoletano per almeno 2 motivi:

  • Il primo, perché propone di sostituire la propria auto privata con formule di car sharing, passando così da un modello di mobilità incentrato sul possesso dell’auto privata valida per tutte le esigenze, ad un modello di mobilità intesa come servizio, incentrata sulla condivisione dello strumento, in cui utilizzo l’auto (comune) solo quando mi serve;
  • Il secondo motivo è rappresentato dalla innovazione tecnologica: le auto proposte in car sharing sono elettriche ed introducono, quindi, un’innovazione nell’uso stesso che si fa del mezzo (attacco alla spina invece di fermarmi dal benzinaio).

Una sfida ambiziosa non si affronta con i soliti strumenti

Con queste premesse, gli obiettivi erano ambiziosi:

  1. superare i dubbi che il cambiamento e la novità generano sempre e ovunque (car sharing + auto elettrica);
  2. dialogare con i napoletani (Napoli è la città in cui Bee avvia il progetto) e convincerli  della bontà della proposta riorganizzando i vantaggi della proposta aziendale (precedentemente comunicati in modo vario e non sistematizzato);
  3. raccontare il funzionamento del servizio per indurre gli utenti all’azione.

Tre obiettivi molto complessi e diversi tra loro, con contenuti specifici differenti, e che, uniti agli elementi di navigazione generali, hanno rappresentato una sfida per il nostro team di progettazione e design.

Il primo concept grafico

Per cogliere gli obiettivi dichiarati, il primo concept grafico proponeva sostanzialmente di aprire con un doppio messaggio: da un lato, un messaggio emozionale e attraente che puntasse alla semplicità della proposta car sharing bee;  e, dall’altro, la pubblicazione immediata degli aspetti pratici e razionali (gli economics).

Il risultato era una prima parte della home divisa chiaramente in 2: sopra Alice, studentessa tipo, che mostrava, in un breve video, la novità e semplicità d’uso del servizio. Quale modo migliore per vincere le resistenze degli utenti, infatti, se non mostrare in primo piano le esperienze dirette di altri utenti, in cui riconoscersi, che grazie a Bee soddisfano le proprie esigenze di mobilità?

Subito sotto, poi, la risposta chiara ed immediata alla domanda: quanto costa?

Il concept seguiva con una seconda parte in cui si richiamavano sia i motivi razionali della value proposition (risistematizzata); sia quelli emozionali legati alla mission del committente: ridurre il traffico, le emissioni nocive e, più in generale, migliorare la qualità della vita.

Chiudevano il concept tutta una serie di elementi meno prioritari.

Il primo concept grafico presentato, dunque, si componeva così:

Come è cambiato il sito attualmente online?

Nessuno dei nostri lavori nasce con l’obiettivo narcisistico di piacere a noi stessi. Deve piacere al committente. E, soprattutto, deve essere utile al suo business.

Nel tempo, le nuove iniziative di comunicazione e promozione intraprese da Bee hanno comportato alcune modiche al concept. Vediamo le più significative:

  • lo spazio dedicato ai testimonial è divenuto più diretto e i singoli video (che nel frattempo hanno iniziato a girare nei circuiti televisivi dei mezzi pubblici cittadini) sono stati messi in maggior risalto;

  • inoltre, è partita la campagna di affisioni pubblicitarie incentrata su alcuni elementi della value proposition: è stato così necessario integrare tali elementi nel web;

  • Prima della messa online, il modello di pricing ha raggiunto la sua forma definitiva, le promozioni sono state semplificate ed ampliate ed era necessario dare spazio allo sforzo ulteriore che l’azienda aveva fatto con la realizzazione delle app mobile. Per questo motivo, nella versione finale del progetto attualmente online, la tabella dei costi è stata completamente ridisegnata, mentre lo spazio dedicato alle promo è stato riutilizzato per promuovere adeguatamente le nuove App mobile:

E il risultato finale?

Beh, basta andare su bee.it per vedere.

Alla fine la vera protagonista è l’iniziativa stessa, che offre notevoli vantaggi per la mobilità degli utenti che la utilizzano e un ambiente migliore per tutti noi cittadini.

Siamo orgogliosi ed entusiasti di aver seguito Bee nella realizzazione della sua nuova identità digitale e di essere partner di un progetto così importante per il nostro territorio.

Per saperne di più su come abbiamo supportato il progetto, leggi la sezione dedicata al design: http://www.meetweb.it/site/web-design.html

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