Come si trasforma l’analisi di marketing in elementi concreti dell’identità aziendale?

Nel post precedente abbiamo raccontato come nasce l’identità di una start-up del farmaceutico che vuole fare eCommerce in un mercato che cresce a ritmi sostenuti e come siamo giunti al nome (blisterix) percorrendo diverse possibili strade.

Ma come trasformare tutti gli altri elementi dell’analisi in una identità coerente? Ogni brainstorming che si rispetti ambisce a tirar fuori idee originali, che si differenzino dagli altri, se possibile innovative.

E per esperienza posso dire che uno degli aspetti più critici è l’atterraggio: dopo i voli della creatività, come trasformare quegli spunti interessantissimi della fase creativa in elementi di progetto? Come scegliere tra le tante idee quelle che sono perseguibili?

Ovviamente guidano il marketing, il significato cui si tiene di più, i vincoli tecnici e le scelte del committente (cui appartiene sempre in esclusiva il criterio “mi piace/non mi piace”) e la necessità di trovare un equilibrio che metta tutti d’accordo.

Così, nel nostro caso,

  • l’elemento principale dell’esperienza utente (il blister che contiene le pillole) ispira le linee orizzontali (tratteggiate) e verticali (continue) dell’interfaccia e il layout complessivo;
  • l’icona della pillola fa la sua comparsa nella barra di navigazione;
  • i colori pastello ispirano slider, elenchi e schede prodotto e vengono restituiti in random;
  • e il tratto della penna del medico lo ritroviamo (meno di quanto avremmo voluto) in alcune parti dell’interfaccia, per esempio nel flag della privacy per l’iscrizione alla newsletter;
  • con la scelta dei font a valorizzare tutti questi elementi (ma qui si aprirebbe un altro post).

Un’identità coerente e riconoscibile

L’obiettivo era quello di restituire un’identità coerente con le analisi e riconoscibile da parte degli utenti, da utilizzare per il design dello store di commercio elettronico ma anche per tutti gli altri elementi della comunicazione.

Sotto trovi i primi test dell’identità nelle prove di interfaccia mobile e la homepage online mentre scrivo. Il risultato ci è sembrato subito convincente: tra font, design e colori, siamo riusciti a riportare all’esperienza utente nel farmaceutico facendo un salto in avanti in termini di pulizia e design.

Un’ultima considerazione mi pare utile: un’azienda (nuova o già esistente) ha bisogno di un’identità prima di tutto coerente (che dica correttamente chi è e che fa), se possibile riconoscibile (ma questo dipende anche dagli investimenti in web marketing) e se tutto va bene, distintiva rispetto ai concorrenti.

E questi obiettivi si raggiungono con un lavoro di squadra tra committente e agenzia, tra manager in azienda e professionisti che lavorano per lei, tra azioni di comunicazione e processi aziendali; ognuno deve fare al meglio la propria parte.

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