Offf – Nostalgia for a past future
I giorni 24, 25 e 26 Meetweb ha partecipato alla conferenza Offf, il rinomato festival internazionale sulla cultura post digitale che si è tenuto a Parigi. Il tema di quest’anno è stato Nostalgia for a past Future. Nostalgia per un futuro passato.
Nostalgia
Un sentimento di tristezza e di rimpianto per come il futuro veniva immaginato nel passato, quello che il mondo si aspettava dal futuro. Il festival si è aperto con l’intervento di Steven Heller, completamente diverso da tutte le altre conferenze per l’analisi storico-politica, che è stato sicuramente attinente a questo tema.
Steven Heller, direttore artistico, editore, curatore per il New York Times, ha passato in rassegna la comunicazione, i messaggi, i poster e le costruzioni del passato che in qualche modo immaginavano il futuro. Un posto di primaria importanza l’hanno occupato le fiere mondiali del passato fino al periodo della guerra e oltre. E’ evidente quanto il messaggio sia cambiato nel corso degli anni a causa degli avvenimenti storici, molto meno orientato all’immaginazione e molto più verso il business.
Il futuro veniva immaginato sempre coloratissimo, pieno di robot, e la sfera di creazione era molto più ampia: si facevano avanti nuovi modi di scrivere e di rappresentare la realtà senza porsi alcun limite. Un futuro che non ci riporta al presente. Tutto l’intervento di Heller è in qualche modo influenzato dalla delusione delle produzioni del presente.
There’s no place left for marvels, no mysteries awaiting to be discovered anymore So we become nostalgic of a past future. Dayglo fantasy is dead.
Il resto della conferenza continua con interventi meno orientati all’analisi e più alla pratica, dai progetti veri e propri ai tool di sviluppo. Si sono alternati sul palco Hellohikimori, Craig Ward, Dixon Baxi, Tara McPherson, Firstborn, Knife Party, Universal Everything, Soso Limited, Dvein, Non Format, Julien Vallée, The Mill e molti altri.
Sperimentazione
Gran parte del tempo per la realizzazione di un progetto viene dedicato alla sperimentazione. Il computer viene utilizzato alla fine del flusso di lavoro per mettere insieme i pezzi e non come creatore unico di tutto il lavoro.
Si riscoprono tanti strumenti come la carta, specchi, proiettori, luci, microscopi, lastre di vetro e qualsiasi cosa che possa creare un’alternativa.
Spesso si dimentica quanto sia importante la fase della sperimentazione, soprattutto a causa delle scadenze impellenti dei progetti. C’è un’immersione totale nel lavoro e si cerca a forza di vedere la fine di un progetto ma sperimentare, anche solo per cestinare gran parte degli sforzi, serve a vagliare realmente tutte le possibilità e a scegliere poi quella migliore.
Responsabilità
E’ responsabilità di ogni buon designer utilizzare le proprie conoscenze per qualcosa di importante: è proprio il caso del progetto “Coalition of the Willing”, presentato a Offf da Simon Robson di Knife Party. “Coalition of the Willing” è un film animato che parla di una guerra on line contro il riscaldamento globale, un progetto totalmente basato sulle collaborazioni tra diverse agenzie che per il loro contributo non hanno percepito alcuna retribuzione.
Il risultato è un video molto variegato, dallo stile unico, composto da singoli corti realizzati ognuno da un’agenzia diversa. Il progetto si basa sul concetto di Open Source, degli anni 60′, di Wikipedia, del Capitalismo e di molti altri argomenti.
Comunicazione
Non può mancare la parte relativa alla comunicazione, al brand. Tra i progetti di maggior rilievo ci sono sicuramente quelli di Matt Pike di Universal Everything, di Dvein e di The Mill.
E’ incredibile poter vedere i concept realizzati da Matt Pike, il suo lavoro è sicuramente molto concettuale e i progetti sono apparentemente semplici e sorprendentemente efficaci.
Dvein per i titoli di “Toca Me” collaborano con uno specialista in tipografia (che per la conferenza viene anche chiamato su Skype).
Da una parte c’è il lavoro di Dvein basato su questi oggetti che vengono fusi, dall’altra queste magnifiche creazioni tipografiche. Il tutto viene integrato alla perfezione e non sappiamo più cosa è stato girato realmente e cosa è stato creato in computer grafica.
L’agenzia di The Mill e la presentazione dello spot “Nike Write the Future”.
Una realizzazione colossale per il numero di collaborazione e macchine utilizzate.
La conferenza è stata un’esperienza incredibile, per il numero di partecipanti, per la qualità dei progetti presentati, per tutti gli spunti e l’ispirazione che un evento del genere può regalare. Un paio di appunti da fare sono rivolti all’organizzazione che non sempre è stata al livello della conferenza: la connessione WIFI non reggeva quasi mai il numero di utenti e la cancellazione di un paio di interventi. La delusione è stata generale quando si è scoperto che Joseph Kosinski (Tron: Legacy) non si sarebbe presentato alla conferenza.
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