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Web copywriting: tutti i target di un sito web

Le piccole e medie imprese consapevoli del valore strategico di internet sono in aumento. Secondo l’ultima indagine ISTAT “Le tecnologie dell'informazione e della comunicazione nelle imprese“ nel 2008, il 60,5% delle aziende con un minimo di 10 dipendenti, erano in possesso di un sito web.

Tuttavia, la sola presenza online difficilmente è sufficiente perché un’attività commerciale cresca attraverso internet. Per qualsiasi azienda intenzionata ad incrementare il proprio business con gli strumenti offerti dalla rete, possedere un sito web rappresenta un ottimo inizio di una strategia più complessa che in gran parte riguarda i contenuti pubblicati online dall’azienda stessa ed è indirizzata a due scopi fondamentali:

-    Aumentare il numero di visite degli utenti (e quindi di potenziali consumatori)
-    Stimolare  i visitatori all’azione desiderata

Dopo un’analisi di scenario per valutare la presenza online della concorrenza e individuare i principali temi e le parole chiave strategiche che definiscono il business (e/o  i prodotti e servizi) di una determinata azienda, si potrà procedere con la definizione dell’architettura dell’informazione e con la redazione dei contenuti, quelli da pubblicare sul sito e quelli da diffondere in rete, pensati per tre destinatari fondamentali:

1) i motori di ricerca
2) gli opinion leader
3) gli utenti

E se un avatar aiutasse il mio business sul web?

L’avatar è una particolare declinazione degli agenti software, ovvero programmi in grado di interagire all’interno di un contesto e fra altri agenti e/o l’uomo.

La sua interazione può avvenire in due modalità distinte: solo testuale (è il caso di Anna, l’avatar che aiuta i clienti IKEA) o con sintesi vocale (modalità text to speech, utilizzata dal nuovo portale MadeinJob).

In entrambi i casi, grande importanza è data alla caratterizzazione grafica del personaggio e all’engine che genera le animazioni (sorrisi, sguardi, ecc.), renderizzate in real time.

Avatar di James Cameron

Facebook? Alle aziende non sempre serve!

I social network sono di moda e sono molte le aziende che aprono un account pubblico su quelli più famosi. Perchè? Spesso solo per esserci, senza una chiara visione strategica.

I motivi per essere presenti in un social network sono fondamentalmente sempre gli stessi:

  • aumentare la conoscenza di un brand o istituzione
  • aggiornare i fan su prodotti, promozioni, eventi
  • creare relazioni, coinvolgendo i pubblici di riferimento in un legame duraturo
  • promuovere la propria attività indirettamente, attraverso temi di aggregazione
  • ottenere feedback dai fan per conoscere le loro opinioni e i loro bisogni
  • sfruttare il viral marketing, incoraggiando i fan a coinvolgere i propri amici

(per un approfondimento, è possibile consultare la bibliografia del post “gli strumenti di facebook per le aziende”)

Ma un approccio troppo concentrato sugli strumenti attualmente più di moda (Facebook, YouTube, Twitter ecc ) invece che sugli obiettivi da perseguire rischia di essere dannoso e dispendioso.

Facebook è come la "struttua di Matrix": possiamo caricare tutto ma il punto è: cosa caricare di utile per gli obiettivi dell'azienda?

Facebook è come la "struttura di Matrix": possiamo caricare tutto ma il punto è: cosa caricare di utile per gli obiettivi dell'azienda?

Gli strumenti di Facebook per le aziende

La presenza su Facebook è un elemento strategico per le aziende che intendono sfruttare a pieno le potenzialità del web 2.0 per il proprio business: il più famoso social network  raccoglie ad oggi un bacino di circa 300 milioni di utenti nel mondo, più di 10 milioni solo in Italia, con un trend in crescita esponenziale. La creazione di pagine ufficiali della propria azienda, e di gruppi di discussione su temi affini che consentano di raggiungere indirettamente un più vasto numero di utenti, sono tra le principali leve di quello che negli Stati Uniti viene già da tempo definito social marketing.

Angeli per Viaggiatori presentato al Working Capital di Telecom Italia

Il 10 novembre abbiamo presentato il progetto www.angeliperviaggiatori.com al Working Capital di Telecom Italia (tappa napoletana). Working Capital è un'iniziativa di Telecom Italia che si propone di sostenere l’innovazione italiana e le iniziative imprenditoriali nell’ambito del web 2.0, fornendo competenze, tecnologie e servizi a supporto della loro realizzazione e aiutando la crescita di una nuova, giovane, generazione di imprenditori italiani.

A giudicare dalla risposta su Twitter (#wcna) pare che il progetto sia piaciuto.

I commenti su Twitter alla presentazione di AngeliperViaggiatori

I commenti su Twitter alla presentazione di AngeliperViaggiatori

Google Analytics – Impostazione obiettivi

Circa un anno fa il team di sviluppo di Google Analytics ha rilasciato alcune interessanti funzionalità: segmenti avanzati, rapporti personalizzati, grafici multidimensionali chiamati “Motion Charts” e (finalmente) le API. Funzionalità di livello enterprise che hanno reso lo strumento potente flessibile e utile come dovrebbe essere un web analytics tool.

Sempre in questa direzione, in questi giorni, Google Analytics ha messo a disposizione ulteriori novità: rifacimento sezione obiettivi, mobile reporting, creazione strumenti di analisi avanzata, variabili custom multiple, condivisione segmenti e report custom (tramite invio di URL!), custom alert.
Un’altra interessante novità, resa disponibile come sempre in prima battuta solo per pochi utenti, è l’Analytics Intelligence. La promessa è di consentire la definizione di pattern di metriche e dimensioni dei propri siti e della generazione di alert nel caso di scostamenti da valori di riferimento.

In questo post analizzeremo le modifiche alla sezione obiettivi.

Newsletter, copyright e web: il caso Google Alert

Recentemente abbiamo approfondito, per conto di un nostro cliente, la possibilità di realizzare una newsletter quotidiana che rielaborasse informazioni pubblicate sul web da testate di uno specifico settore di riferimento. La proposta era di utilizzare come filtro gli avvisi di Google Alert, così da poter usufruire di una selezione accurata di notizie relative ai principali argomenti di interesse del nostro committente.

Dopo un attento studio della normativa di riferimento, ci siamo però ritrovati di fronte all’impossibilità di realizzare un simile prodotto editoriale, la cui diffusione avrebbe comportato la violazione di alcuni tra i più importanti principi in materia di tutela del diritto d’autore.

Organizzare sistematicamente l’informazione

Nella realizzazione del sistema di archiviazione e gestione dei dati provenienti dalle cartelle sanitarie e di rischio, il design delle interfacce è intimamente connesso all’organizzazione e alla gestione dei diversi livelli di complessità delle informazioni.

Le informazioni sanitarie, gestite tramite i modelli cartacei finora utilizzati, sono molto difficili da rappresentare in modo uniforme e dettagliato, secondo le necessità di operatori diversi.
Molte cartelle cliniche elettroniche sono spesso realizzate come copia delle cartelle cartacee. Tuttavia lo strumento informatico offre opportunità totalmente nuove rispetto allo strumento cartaceo, offrendo innumerevoli possibilità di sistematizzazione, anche parzialmente sovrapposte tra loro.

Ogni principio comporta, ovviamente, differenti criteri per organizzare e rappresentare l'informazione.

Ogni criterio ha, alla base, una gestione razionale dei contenuti, che non accumuli indiscriminatamente le informazioni.  Ovviamente, questo non significa scrivere e pubblicare meno, ma ordinare, catalogare, filtrare: in altre parole, si rende necessaria un'ecologia delle informazioni.

L’uso dei font sul web: tecniche attuali e prospettive future

Il futuro della tipografia sul web

Uno dei principali limiti che un web designer si trova ad affrontare rispetto ad un graphic designer è relativo all’uso della tipografia. Perchè i font (cioè i caratteri tipografici) scelti per un sito possano essere visualizzati dall’utente, è necessario che siano installati sul computer dell’utente stesso, ma la libreria dei font dell’utente comune non è ricca, per ovvie ragioni, come quella di un designer. Ecco perchè i font utilizzati più frequentemente sul web sono quelli più comuni (detti web-safe), che l’utente trova già preinstallati quando acquista il computer.

I caratteri tipografici rappresentano uno strumento in più per veicolare adeguatamente il messaggio che il sito web intende comunicare e contribuiscono al pari di altri elementi, per esempio dei colori, a costruire l’identità del cliente. Ecco perchè è importante essere liberi nella scelta dei caratteri da utilizzare.

di Graziano Scaldaferri Web design