Mobile first!
Secondo alcune stime diffuse l’anno scorso dall’agenzia Morgan Stanely, nel 2015 il numero di utenti che accedono ad Internet attraverso dispositivi mobili supererà quello degli utenti che vi accedono attraverso computer desktop. In una conferenza tenutasi l’anno scorso il CEO di Google Eric Schmidt ha invitato tutti gli sviluppatori web a lavorare pensando prima ai dispositivi mobili e poi ai computer desktop. E’ chiaro che non curare la versione mobile dei contenuti offerti via web si avvia ad essere definitivamente una scelta sbagliata.
In questo post (Il web design reattivo) abbiamo già parlato di come sia possibile realizzare la versione mobile di un sito web utilizzando le cosiddette media queries. Questa tecnica però non è supportata da tutti i dispositivi mobili. Le media queries sono supportate dai big del mobile (iPad, iPhone, Android), ma la fama di questi nomi non sempre corrisponde alle quote di mercato.
Cosa si può fare allora per essere sicuri che tutti possano accedere adeguatamente al web, indipendentemente dalla marca del loro dispositivo? Si può raccogliere il suggerimento di Schmidt e lavorare pensando prima alla versione mobile. Questo tipo di approccio ai siti web mobile (già introdotto da Luke Wroblewski) comporta ragionamenti particolari sia a livello di progettazione che di sviluppo.
La progettazione.
In termini di progettazione di un sito web, ciò significa pensare prima ad una versione essenziale, che contenga solo le informazioni strettamente necessarie, per tre motivi:
- l’utente che accede al web in mobilità tendenzialmente ha esigenze diverse da chi utilizza il desktop: cerca l’informazione piuttosto che l’esperienza;
- lo schermo dei dispositivi mobili è più piccolo di quello dei computer desktop, quindi la quantità dei contenuti presentabili è ovviamente ridotta;
- i dispositivi mobili, per quanto avanzati, non sono potenti quanto i computer desktop, per cui è bene evitare immagini, animazioni, ecc. non significative.
Tutto ciò che non è fondamentale ma può contribuire a migliorare l’esperienza dell’utente può essere aggiunto nelle versioni desktop del sito.
Lo sviluppo.
In termini di sviluppo, l’approccio al mobile first è l’esatto opposto di quello spiegato nel post sul responsive web design: invece che partire dalla versione desktop ed utilizzare le media queries sui dispotivi mobili per nascondere informazioni non significative, si parte dalla versione mobile e si utilizzano le media queries sui computer desktop per aggiungere queste informazioni. In questo modo il problema del supporto delle media queries da parte dei dispositivi mobili viene “scaricato” sui browser dei computer desktop, che invece le supportano in misura più estensiva. Inoltre, nascondere le informazioni sui dispositivi mobili vuol dire che certi contenuti non vengono visualizzati, ma vengono comunque caricati: l’approccio del mobile first aiuta in questo senso anche a risparmiare banda e risorse.
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