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Testi del sito: perché farli scrivere a una web agency?

Un sito web è un insieme di testi, grafica e immagini: ognuno di questi elementi è importante per realizzare un risultato efficace. Eppure alcune aziende, che non ci pensano due volte ad affidare il web design ad un’agenzia, non fanno altrettanto con i testi. I testi del sito web vengono prodotti internamente, spesso affidati a personale non specializzato in comunicazione online oppure estrapolati da brochure, profili aziendali etc…

La falsa certezza che molti manager e proprietari d’azienda hanno è: chi può scrivere i testi meglio di me che conosco bene l’azienda?

La risposta è un web copywriter

La conoscenza dell’azienda infatti è solo UNO degli aspetti da considerare. Per scrivere testi efficaci sui siti web sono necessarie anche altre competenze specifiche come la padronanza di principi di base della comunicazione, tecniche di copywriting, scrittura web e posizionamento sui motori di ricerca. La conoscenza dell’azienda è il punto di partenza dell’agenzia (che riceverà tutte le informazioni importanti dal cliente). Il lavoro che proseguirà con l’analisi della concorrenza, del target obiettivo, la scelta del tono di voce, delle parole chiave per il posizionamento nei motori di ricerca e poi, solo in ultima istanza, con la redazione dei testi.

Animazione e interazione web

Il web è sempre stato terreno di sperimentazione, anche per quanto riguarda le animazioni. Fino a poco tempo si era soliti vedere siti ricchi di animazioni, spesso corredati da lunghe introduzioni che si frapponevano tra noi e i contenuti. Con il passare del tempo questo tipo di approccio è diventato sempre meno utilizzato, rendendo di fatto il contenuto la cosa più importante. Si è sentito tanto parlare di GIF animate, applet Java e di Flash; tecnologie grazie alle quali il web si “muoveva”.

Con l’avvento degli smartphone, in particolare dell’iPhone, Flash ha avuto sempre meno importanza non essendo pienamente supportato da questi apparecchi. Allo stesso tempo il buon vecchio HTML si evolveva dapprima con le librerie Javascript, poi con delle tecnologie progettate specificamente per rendere il web una piattaforma molto più interattiva. Adesso le animazioni vengono utilizzate per aiutare l’esperienza utente e non per coprirla. Il loro uso è sempre molto leggero e sempre di supporto ai contenuti.

Applicazioni mobili native e web: quale fa per la tua azienda?

In queste pagine è stato scritto più volte: l’uso di dispositivi mobili per accedere al web è in continua ed inarrestabile crescita, ed è destinato a superare l’uso dei classici computer desktop. Non lo diciamo noi: le ricerche che comprovano questo trend si sprecano in tutto il mondo.

Per chiunque utilizza il web come strumento di business è imperativo fare i conti con questa tendenza: bisogna essere pronti a presentarsi a tutti i propri (potenziali) clienti anche su uno smartphone o un tablet.

Le applicazioni.

Applicazioni
Foto di Cristiano Betta

Quando si dice smartphone si pensa iPhone, quando si dice tablet si pensa iPad. Non si può negare che i dispositivi della Apple siano stati il carburante dell’impressionante sviluppo del traffico web in mobilità, così come non si può negare la portata rivoluzionaria dell’App Store e delle applicazioni. Le applicazioni sono uno strumento di “dialogo” tra una società e i suoi clienti (sia che questo dialogo consista nell’aggiornare la propria bacheca su Facebook, nell’acquistare un paio di scarpe o nel comprare un biglietto aereo).

Internet Marketing: come cambia l’info-commerce

Nel 2008 si comincia a parlare di info-commerce: gli operatori di internet marketing scoprono che sono milioni gli utenti cercano informazioni online sui futuri acquisti. Comincia a farsi largo tra le aziende e i marketing manager, l’importanza del posizionamento sui motori di ricerca del sito internet aziendale (seo), per essere cliccati dagli utenti che stanno cercando proprio quel prodotto o quel servizio, e l’importanza di far parlare di sé su blog, magazine e forum (buzz marketing) sfruttando l’autorità degli opinion leader anche online.

E oggi? Il fenomeno resiste e anzi migliora da tutti i punti di vista, sia per gli utenti, sempre più orientati al web, che per le aziende, sempre più consapevoli della possibile incidenza dell’internet marketing sui loro fatturati. E’ quello che emerge dall’indagine del Terzo Osservatorio Italiano sull’e-Business, realizzato da eBit Innovation e Demoskopea.

Come lanciare un nuovo social network

Quando viene rilasciato, un social network è vuoto, ha ZERO utenti.

Ma tutti sanno (e per primo il suo ideatore) che il successo di un social network è decretato dalla presenza di molti utenti che, interagendo tra loro, trovano vantaggio a restare nella community.

Come convinciamo il primo utente ad entrare? E cosa farà mai tutto solo? Come facciamo a portare dentro un numero sufficiente di utenti?

Meetweb ha accumulato negli ultimi mesi una certa esperienza in termini di creazione social network e relativo lancio:

  • di recente abbiamo rilasciato www.siuder.com, un social dedicato a chi viaggia di frequente e che offre la possibilità di estendere il proprio network di contatti;
  • qualche mese prima abbiamo realizzato www.angelsfortravellers.com che riguarda il mondo del turismo;
  • a breve sarà lanciato www.weeats.com, un social che offre alle persone la possibilità di organizzare a casa propria eventi culinari per conoscere nuovi amici;
  • e siamo attualmente impegnati nella realizzazione di un social nel campo del dating per un altro cliente italiano.

Web application più veloci e sempre accessibili con l’HTML5

Una web application, com’è facile intuire dal nome, si distingue da una tradizionale applicazione desktop perché tutte le informazioni e le operazioni prodotte con una web application vengono memorizzate su uno spazio web, e sono quindi disponibili all’utente autorizzato ad accedervi da qualsiasi computer, in qualsiasi parte del mondo (è questa per esempio la differenza che passa tra Microsoft Office e Google Docs), a patto che ci  sia una connessione ad Internet.

Ma cosa succede se questa connessione manca? E’ un’eventualità improbabile ai giorni nostri, visto che oramai siamo in grado di connetterci anche in strada grazie ai nostri cellulari. Tuttavia possono verificarsi casi di scarsa connettività o di connettività necessariamente assente (ad esempio in aereo).

L’HTML5 (la nuova versione del linguaggio HTML) ha introdotto due strumenti con i quali è possibile consentire l’utilizzo di una web application anche quando si è offline.

I Wireframe

Su questo blog si è parlato spesso dei wireframe. Per questo motivo ho deciso di dedicare un post intero a cosa sono e a quello che offrono.
I wireframe sono una fase importante nel processo di sviluppo di un sito web. Spesso si è tentati dal saltare quest’aspetto e procedere direttamente alla proposta grafica completa. In realtà saltare questo passaggio significa allungare i tempi di sviluppo.

Gli italiani (e non solo) preferiscono le newsletter

Da una recente indagine di Crossview negli Stati Uniti, emerge che per gli utenti il metodo preferito per ricevere messaggi promozionali dalle aziende resta la newsletter (37%) e neanche i social media (9%) riescono a scalzarla nelle preferenze dei consumatori.

A questo trend americano sembrano aderire anche gli utenti italiani. Da un’indagine di MagNews, realizzata in collaborazione con Nielsen nel 2011, l’interesse per le comunicazioni aziendali via newsletter appare rilevante: l’utente medio riceve newsletter dedicate a 5 argomenti diversi (lavoro, viaggi, arte e cultura, news) a cui si è iscritto volontariamente. Il 51% ha scelto una delle proprie 2 (in media) caselle di posta per la ricezione delle newsletter. Per la maggior parte degli utenti, inoltre, le email rappresentano una fonte di informazione importante e a patto che siano interessanti, sono disposti a lasciare i propri dati per riceverle.

Come attribuire il giusto ROI ai vostri investimenti in web marketing

Su queste pagine l’abbiamo detto tante volte quanto è importante misurare i risultati di un sito internet. Abbiamo detto anche tante volte che le metriche “base”, come numero di visitatori e durata della visita, sono solo il primo passo per comprendere le performance di un sito. Ogni sito internet, dal sito istituzionale all’e-commerce, ha almeno uno scopo: ad esempio per un’azienda di servizi uno scopo potrebbe essere ottenere una richiesta di informazioni (un lead) e invece per un e-commerce lo scopo fondamentale è ovviamente l’acquisto.

Nella web analytics questi scopi vanno tradotti in qualcosa di misurabile: le conversioni. La misura delle conversioni è fondamentale per determinare il ROI (il ritorno dell’investimento) perché per ottenere una conversione è stato fatto uno sforzo che ha avuto un costo e senza la misura della resa è impossibile sapere se è valsa la pena fare un certo investimento.

Pagina su Facebook: perché clicco mi piace?

Fino adesso sul blog abbiamo affrontato il Facebook Marketing da diversi punti di vista. Abbiamo parlato di Facebook Ads, di Facebook Insights, delle Applicazioni Facebook, delle nuove pagine Facebook per le aziende e così via. Stavolta, partendo dall’infografica pubblicata da Get Satisfaction e Column Five sulle motivazioni che spingono le persone a seguire i marchi sui social network, gettiamo uno sguardo sul comportamento degli utenti su Facebook in relazione ai brand.