Cosa dire dalla homepage del tuo sito?

A distanza di 12 anni dal testo di web usability di Jakob Nielsen (pietra miliare nel campo), è ancora necessario ribadire l’ovvio, che la homepage del sito deve rispondere a 2 semplici domande: 1) Chi sei? 2) Che fai?

IKEA, invece, ha questo concetto ben chiaro, e non solo quando comunica via web, ma anche quando vai in negozio. Quanto sarà grande, secondo voi, il cartello che affigge sull’edificio di uno dei suoi negozi?

Perché un’azienda che ha un catalogo di migliaia di prodotti, molti servizi aggiuntivi da offrire e un modello di business che assegna al cliente un ruolo non banale … sceglie come messaggio un prodotto a 1,99 euro? (posso fare notare che già solo il prezzo è stampato grande quanto un letto a una piazza e mezzo?)

Ebbene, sanno che l’attenzione di chi legge è limitata e non c’è spazio per più di un messaggio! (a volte 2 … ma non esagerate).

Già, l’attenzione di chi legge è limitata e non potete pretendere che si fermi sotto il vostro cartellone o davanti alla homepage del vostro sito per leggere tutto quello che vorreste. Dovete scegliere cosa dire, sforzarvi di trovare 1 messaggio prioritario. Forse, ci sarà spazio per un secondo messaggio. Il resto, se tutto va bene, verrà dopo.

In homepage dirai chi sei e cosa fai, stop!

Jakob Nielsen ha già indicato i 2 messaggi principali che dovremmo dare e probabilmente voi stessi, da utenti web, ne avete fatto esperienza: quando arrivate su un sito, volete sapere di chi è e cosa può fare per voi.

Quali sono i dubbi residui e le resistenze che ancora fate quando progettate e desiderate homepage che raccontano da subito i 10 messaggi che ritenete tutti, egualmente, prioritari? D’accordo, magari voi non siete così … ma certo  vi è familiare il dilemma …

Così, la nostra homepage dirà principalmente 2 cose! E 2 solo! Poi, potrà dirne molte di più, ma a quelle 2 darà maggiore enfasi. Del resto, IKEA stessa fa così, ecco come si presenta la sua home mentre scrivo.

Pensate, nel momento in cui esce il nuovo catalogo (e ne pubblicano uno all’anno), IKEA fa una scelta precisa: nello spazio principale della homepage risponde ad una sola domanda: cosa facciamo? Mobili!

Certo, loro non devono rispondere anche alla prima, direte voi: tutti sanno chi è IKEA. Beh, allora, a maggior ragione, vale quanto detto: sapendo che l’attenzione dell’utente è scarsa, hanno scelto il messaggio prioritario (il nuovo Catalogo, anzi, un sottoinsieme) e tutto il resto passa in secondo piano (guardate la figura successiva e quanto altro ancora offre la homepage di IKEA: ma è tutto sotto, secondario!)

Il resto puoi dirlo dopo, accompagnando il tuo cliente

Naturalmente, la sintesi di quanto scrivo è stabilite le priorità. Con il corollario che non potete dire tutto e subito. Gli utenti, infatti, hanno bisogno di essere accompagnati un passo alla volta, e questo è tanto più vero quanto più è complesso il contenuto da comunicare e poco noto il vostro marchio.

Prendiamo ancora ad esempio i primi della classe. Fuori del negozio, già dal parcheggio, IKEA ha scelto di dire che i prezzi sono bassi. Una volta entrati, invece, spiega qualcosa di più complesso: come si compra (foto sotto).

In IKEA hanno scelto la priorità (il prezzo basso viene prima del come si compra) ed hanno deciso di dire le cose un passo alla volta.

Ed è così anche sul sito? Sembrerebbe proprio di si! Una volta puntata tutta l’attenzione della homepage sul nuovo catalogo, la parte restante della home è dedicata a prezzo, sconti ai soci, promo del venerdì, finanziamenti … tutto in linea con la fissa dei prezzi bassi, che è nel dna dell’azienda.

Ma la logica dei piccoli passi è seguita nelle pagine interne del sito. La barra di navigazione principale esplode solo le stanze/categorie principali (soggiorno, camera da letto, cucina, cameretta, tessili). Tutto il resto è sotto la categoria altre stanze (18 categorie!!).

Le pagine di categoria, poi, si aprono come vere e proprie riviste di arredamento (nella foto un esempio per la categoria camera da letto) ed anche qui seguendo la logica delle priorità da raccontare.

Questa pagina diventa il punto di accesso agli elenchi dei prodotti ma anche la mediazione verso tutti quei dati (quindi, ancora un passo alla volta, portando per mano i propri utenti).

Conclusioni

Se non siete ancora noti al vostro target come IKEA lo è al suo, allora è imprescindibile che la homepage del vostro sito risponda alle domande: 1) chi siete? 2) che fate?

Tutto il resto, nell’ordine e secondo la priorità stabilita, potrà essere detto dopo, nei pixel meno visibili della homepage e nelle pagine di approfondimento.

Naturalmente, questo non risolve ancora il COME raccontare se stessi e la propria attività.

Ma partire con il piede giusto ed avere chiaro il COSA dire è già molto per riuscire a progettare una comunicazione aziendale efficace per il proprio mercato.

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