Quanto costa un video virale?
Questa è una domanda che ci viene fatta spesso. Proviamo a rispondere. Lo spot “The Force” di Volkswagen è stato visualizzato più di 40 milioni di volte su YouTube! Mi sembra un buon esempio di viralità riuscita.
Virale è un contenuto che, inserito volutamente in un punto del web, si diffonde come un virus, a prescindere dalla volontà del suo autore e fuori del suo controllo. Si tratta di un contagio che procede sull’onda della condivisione: un utente apprezza un contenuto e lo condivide con la propria cerchia di relazioni;
gli utenti toccati dal contagio, visualizzano il contenuto e lo condividono a loro volta, facendosi promotori di una diffusione virale che raggiunge più utenti di quelli che, da solo, l’autore del contenuto avrebbe potuto raggiungere.
Quando si riesce a scatenare questo meccanismo virale per un contenuto commerciale, il vantaggio è duplice: proporre un’esperienza di qualità (gli utenti hanno apprezzato al punto da condividere) e risparmiare sui costi promozionali.
Come attivare il contagio? E quanto costa farlo?
Lo spot “Black Beetle” (sempre Volkswagen) è stato visualizzato quasi 5 milioni di volte: è certamente un altro caso di successo!
Bello, no? Ma quanto sarà costato? Fatevi un’idea guardando il making of.
Ok, non tutte le imprese vorranno investire quanto Volkswagen, anche perchè i ritorni sarebbero diversi. Ma l’esempio serviva per rispondere alla domanda: la risposta è: … dipende!
Il dubbio, però, è che la domanda sia mal posta!
Virale, non solo video
Nel post su come lanciare un nuovo social network ho scritto dei diversi strumenti per incrementare il traffico in quello specifico contesto (social che nasce vuoto di utenti e deve fare massa critica).
Sul nostro sito, del resto, descriviamo diversi strumenti di web marketing per incrementare il traffico di un sito web. Non tutti gli strumenti di incremento del traffico sono virali, ovviamente;
ma, allo stesso tempo, i video non sono i soli strumenti in grado di attivare meccanismi virali che possano tradursi in un vantaggio promozionale per l’impresa. Le pagine Facebook, ad esempio, sono uno strumento comunemente utilizzato per approfittare dei naturali meccanismi virali insiti nella piattaforma.
Su Facebook, infatti, la mia rete di relazioni vede i miei contenuti non solo quando decido di condividerli, ma anche quando faccio altro: aderisco ad un app, stringo amicizia, clicco sul mi piace; sono tutti casi in cui non ho esplicitamente condiviso un contenuto … ma il risultato su Facebook è comunque una condivisione. Ed è anche questo il motivo del suo successo come luogo di comunicazione e marketing per molte aziende.
Per sfruttare al massimo questi meccanismi virali di Facebook, abbiamo recentemente realizzato un’applicazione per SWC in cui gli utenti iscritti potevano votare la più carina di Facebook (l’applicazione è all’indirizzo http://apps.facebook.com/socialworldcontest/).
In questo caso, gli utenti potevano condividere la propria candidatura sulla bacheca (condividendo in modo consapevole) ma anche candidarsi, votare le altre candidate, fare una gara con i propri amici ecc (condividendo inconsapevolmente).
Risultato? 300.000 contatti in 3 settimane! Un altro caso di virale riuscito.
Speriamo sia virale
Una precisazione è d’obbligo quando si parla di viralità: virale è il risultato, ma non esiste alcuna garanzia che le cose vadano bene!
Qualsiasi sia lo strumento che si decide di attivare (Video, pagina Facebook, App su Facebook, altro contenuto) si può solo lavorare affinchè l’output sia ben confezionato, collocato nelle piattaforme di fruizione e socializzazione giuste, promosso adeguatamente;
ma il contagio virale parte solo se gli utenti decidono di condividere quel contenuto!
In conclusione
- per attrarre traffico su un sito web gli strumenti sono molti;
- se lo strumento ha potenzialità virali, l’incremento di traffico può essere molto più che proporzionale al budget speso;
- i video sono uno degli strumenti potenzialmente virali ma non l’unico;
- la scelta sarà fatta in funzione del costo/beneficio: è ovvio che realizzare un video virale costoso come quelli visti sopra non ha senso per la maggior delle medie imprese italiane …
- “virale” è un risultato solo potenziale.
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