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E-commerce: 5 regole per un carrello efficace

Il carrello di spesa è forse l’elemento più importante in un e-commerce. Il successo di un negozio online, infatti, dipende direttamente da quanto efficacemente si riesce a guidare l’utente verso la “cassa”.

L’esperienza del cliente deve essere agevolata non solo nella navigazione, ma anche e soprattutto nel processo di acquisto: la facilità nell’effettuare un ordine è un vantaggio apprezzato da tutti gli utenti e soprattutto da coloro che non hanno molta dimestichezza con gli strumenti informatici o che hanno poco tempo a disposizione.

Ridurre lo sforzo del cliente deve essere, quindi, la regola generale da seguire nella realizzazione di un e-commerce.

Un processo di checkout lento e macchinoso contribuisce a innalzare il tasso di abbandono da parte degli utenti; un processo snello ed intuitivo, al contrario, consente di stimolare l’acquisto e fidelizzare la clientela. A questo punto del processo, infatti, i clienti hanno effettuato le proprie scelte, sono disposti a pagare e qualsiasi rallentamento o difficoltà si ponga loro dinanzi, li potrebbe indurre a cambiare idea.

Siti web e browser: la graceful degradation

La seguente immagine rappresenta quattro link di un fantomatico e-commerce che permettono di aggiungere un qualche prodotto al proprio carrello. Il codice scritto per creare il link è  lo stesso in tutti e quattro i casi, ma i risultati sono diversi a seconda dei browser con cui vengono visualizzati.

Lo stesso link appare diversamente a seconda del browser con cui viene visualizzato

Probabilmente non c’è bisogno di essere un designer per rendersi conto che il migliore dei quattro link è il primo: i bordi arrotondati (anche se di poco) rendono il link meno pesante alla vista, mentre il gradiente dello sfondo e le ombreggiature aggiungono un senso di tridimensionalità. Inoltre, i caratteri del testo “Aggiungi al carrello” del primo link  sono decisamente più leggibili. Si tratta di piccoli dettagli che sono in grado di aggiungere valore all’esperienza dell’utente.

di Graziano Scaldaferri Web design

Il 90% del web è testo.
Il 100% del web è tipografia.

Un po’ di anni fa si diceva che il 90% del web è testo. Un’affermazione che ancora oggi si riflette sulla realtà. Per molti la tipografia è la tecnologia per produrre testi stampati, in realtà non è solo questo, ha un significato molto più ampio. È tutto ciò che riguarda il testo, le immagini, i contenuti in generale, la disposizione degli elementi, ecc.
Ogni giorno tutti abbiamo a che fare con la tipografia e la situazione sul web non è diversa.

Il 100% del web è tipografia. Se vogliamo creare siti che siano usabili e belli, dobbiamo capire come funziona la tipografia. Ecco alcune regole importanti che vengono spesso sottovalutate, ma sono la base per creare dei contenuti fruibili.

Come gestisce il web un marketing manager

Recentemente siamo stati invitati dall’Università di Bari, Facoltà di Economia, per offrire una testimonianza sulle professioni del web. E’ stata l’occasione per chiarire come il web marketing supporta online il processo di acquisto di consumatori e clienti business.

In un mondo sempre più connesso, le imprese che sanno interpretare il processo di acquisto dei propri clienti hanno maggiori opportunità di successo.

Questo è stato il senso del nostro intervento: raccontare ai manager di domani (e di oggi) come gestire le variabili chiave del web marketing (e del marketing in generale) in un mondo in cui il web non può essere fuori delle strategie di un’impresa che vuole eccellere.

5 modi per aumentare la Link Popularity

Se nel post Il Link Building per il posizionamento del sito web abbiamo parlato di  cos’è il link building e come valutare ogni singolo link ottenuto in base a pochi semplici caratteristiche, in questo post affrontiamo invece l’aspetto operativo, elencando una serie di attività utili alla creazione della link popularity del proprio sito.

Cos’è la link popularity?

Per link popularity di una pagina web si intende il numero di siti che la linkano. Per i motori di ricerca la link popularity è uno degli elementi utili a valutare l’affidabilità delle pagine web e quindi concedere loro visibilità: la link popularity è quindi un elemento spesso determinante del posizionamento sui motori di ricerca. Ottenere link da siti esterni, però, non è affatto facile: è comunemente considerato l’aspetto più complicato di tutta l’attività di posizionamento. Per farlo esistono le cosiddette attività di link building. Eccone alcune.

Il Link Building per il posizionamento del sito web

Spesso si è convinti che basti lavorare sulla redazione di contenuti e sull’ottimizzazione seo del sito web per raggiungere i primi posti sui motori di ricerca, ma non è sempre vero. L’ottimizzazione del sito web e la redazione di testi scritti in ottica seo sono il primo passo per scalare le serp dei motori di ricerca sulle keyword desiderate, e questo può, talvolta, bastare, nel caso di keyword poco competitive. Ma quando ci troviamo di fronte a parole chiave sui cui la competizione è serrata, risulta necessaria anche l’attuazione di strategie di link building per migliorare il posizionamento.

Cosa vuol dire link building?

È di link building qualunque attività che serve ad aumentare la link popularity di un sito web, ovvero il numero di link ad un sito provenienti da altri siti. La link popularity è uno degli elementi che i motori di ricerca utilizzano per valutare l’affidabilità di un sito. Semplificando potremmo dire che: più un sito è linkato da altri siti -> più viene considerato affidabile -> più acquisisce visibilità sui motori di ricerca. Ma, ovviamente, non tutti i link sono uguali. Pertanto, vediamo di seguito come valutare la qualità di un link in entrata verso il nostro sito.

Mobile first!

Secondo alcune stime diffuse l’anno scorso dall’agenzia Morgan Stanely, nel 2015 il numero di utenti che accedono ad Internet attraverso dispositivi mobili supererà quello degli utenti che vi accedono attraverso computer desktop. In una conferenza tenutasi l’anno scorso il CEO di Google Eric Schmidt ha invitato tutti gli sviluppatori web a lavorare pensando prima ai dispositivi mobili e poi ai computer desktop. E’ chiaro che non curare la versione mobile dei contenuti offerti via web si avvia ad essere definitivamente una scelta sbagliata.

Fund For Culture

Il blog Fund For Culture, realizzato da Meetweb, è ottimizzato per i dispositivi mobili

di Graziano Scaldaferri Web design

E-commerce: come presentare i prodotti?

Un sistema di e-commerce efficace deve fornire un elevato livello di servizi e prestazioni agli utenti.

Qualunque sistema di e-commerce può presentare i prodotti con schede di dettaglio, immagini e descrizioni. Ma quanti riescono a realizzare una pagina capace di indurre il visitatore all’acquisto?

In fin dei conti, l’obiettivo di un e-commerce è: trasformare i visitatori in clienti e aumentare gli ordini.

È l’utente il perno di tutto il sistema. Nel commercio online, il cliente ha il potere decisionale: è solo davanti al suo computer e, in base alla sua percezione del prodotto, decide se procedere all’acquisto o rivolgersi alla concorrenza.

Tutta l’offerta, dunque, deve essere allettante e capace di stimolare l’utente su molti fattori, logici ed emozionali. Ciò che conta è il valore percepito dal cliente, valore che tanto è più alto quanto maggiori risultano essere i benefici percepiti.

Il navigatore che arriva sul sito non necessariamente decide subito di acquistare, perché potrebbe voler fare solo delle ricerche, recuperare informazioni, assicurarsi delle condizioni di spedizioni o di vendita, comparare i prezzi con la concorrenza, ecc..

Per motivare l’utente all’acquisto è necessaria, quindi, l’offerta di un’esperienza di acquisto con un alto livello informativo sui prodotti: chi compra online non può toccare i prodotti con mano prima di acquistarli, e dunque, necessita di informazioni più dettagliate e più chiare sul prodotto.

Come scegliere il social network in cui l’azienda dovrebbe investire?

Corona (noto produttore di birre) realizza una pagina Facebook e promette di pubblicare la foto del profilo dei propri likers (quelli che una volta si chiamavano fan) a Times Square, NY. In pochissimo tempo, i likers superano i 200.000 con un un grande successo di immagine e vendite.

Ma è una via perseguibile anche per le aziende che non hanno marchi nazionali e internazionali? E quali sono i criteri che un marketing manager ed un IT manager potrebbero adottare per decidere?

Social Marketing Business: gli strumenti di Linkedin

Linkedin è il social network nato negli Stati Uniti, tradizionalmente considerato uno strumento di social marketing per aziende e professionisti.

Come Facebook mette in contatto gli utenti sulla base di rapporti di amicizia e parentela, Linkedin mette in contatto le persone sulla base di relazioni lavorative: colleghi, ex colleghi, compagni di scuola e università, partner commerciali, clienti, etc..

Il profilo personale su Linkedin, infatti, è molto più vicino ad un curriculum vitae piuttosto che al classico profilo dei social network basati sull’amicizia e l’intrattenimento perché il focus è sulle esperienze lavorative, sugli studi fatti e le competenze professionali. Quello che Linkedin offre al singolo utente è la possibilità di visualizzare la sua rete di contatti professionali, crearne di nuovi attraverso i gruppi tematici e le “persone che potresti conoscere” e cercare un lavoro tra gli annunci delle aziende.

Ma, al di là delle opportunità che Linkedin dà al singolo lavoratore/professionista, in questa sede ci proponiamo di fare una panoramica delle possibilità che Linkedin offre per il web marketing delle aziende.