Mercato IoT in crescita: come funziona e cambia le nostre vite

Il mercato dell’ IoT si evolve rapidamente in Italia. A questo proposito l’ultima indagine realizzata dall’Osservatorio IoT 2022 della School of Management del Politecnico di Milano ci informa che nel nostro paese gli oggetti connessi attivi sono 110 milioni, poco più di 1,8 per abitante.

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Come funziona e cosa fa la differenza

Per capire meglio di cosa stiamo parlando partiamo dall’architettura dell’IoT scomponendola nei suoi tre elementi fondamentali:

  • Things – i dispositivi che possono essere connessi via cavo o wireless ad una rete;
  • Network – la rete che ospita tutti i dispositivi connessi;
  • Cloudlo spazio di archiviazione che immagazzina i dati rilevati dalle cose connesse in modo sicuro.

Ma nei fatti come funziona davvero l’IoT? Gli oggetti smart sono dotati di sensori di temperatura, umidità o posizione capaci di raccogliere dati provenienti dal contesto esterno; dati che vengono indirizzati ad un server cloud tramite la connessione Internet (network), diventando sempre più grandi nel tempo.

È qui che l’IoT diventa veramente importante; infatti una volta giunti a destinazione, le informazioni contenute nei big data vengono archiviate dal server e analizzate dai suoi algoritmi.

A questo punto il sistema, dopo aver preso in considerazione tutte le informazioni rilevate dai sensori degli oggetti, deciderà quale azione dovranno compiere.

Ora possono realisticamente accadere due cose:

  • L’output viene convertito dagli oggetti in azione concreta (automazione) senza che debba intervenire l’essere umano. es. luci che si accendono e spengono da sole;
  • L’output viene mostrato sul display dell’oggetto (informazione); l’utente verrà in questo caso informato sullo stato dell’ambiente per poter prendere una decisione.

Vantaggi e rischi per le imprese

L’Internet of Things è un paradigma tecnologico dal potenziale applicativo sconfinato, capace di migliorare la qualità della vita delle persone e offrire vantaggi sia ai consumatori che alle imprese nel raggiungimento degli obiettivi di business.

In particolare, per queste ultime, l’IoT contribuisce ad ottimizzare il proprio livello di efficienza interna, accrescendo la possibilità di anticiparne le evoluzioni e costruire così le migliori strategie di business.

Ad una visione più allargata, che tiene conto dei numerosi settori che possono trarre vantaggio dai progressi dell’IoT e dall’elaborazione dei dati raccolti dalle diverse piattaforme, l’utilizzo di queste nuove tecnologie permette nelle sue molteplici applicazioni:

  • Riduzione di sprechi di varia natura;
  • Potenziamento della sicurezza;
  • Sviluppo nell’automazione delle attività quotidiane;
  • Miglioramenti della qualità della vita;
  • Riduzione del consumo di risorse energetiche;
  • Prevenzione di guasti, malattie o altri eventi sfavorevoli;
  • Maggiori capacità di raccolta ed analisi dati in tempo reale.

Crescono le potenzialità del mercato IoT ma sorgono anche i rischi derivanti dall’applicazione di queste nuove tecnologie, in particolare nel settore industriale e delle infrastrutture, oggetto frequente di attacchi da parte di hacker.

Mettere in sicurezza le proprie strutture da minacce interne ed esterne rappresenta oggi una priorità per le aziende e, in quest’ambito, la cyber security dell’Internet of Things diventa una questione sempre più urgente da affrontare.

Il mercato italiano degli smart objects

L’affermazione dell’Internet of Things come una delle tecnologie chiave della trasformazione digitale è giustificata, oltre che dai numeri di mercato, anche dai numerosi benefici che è in grado di abilitare per aziende, enti pubblici e consumatori, ma vediamone insieme qualche applicazione…

Tra gli smart object più diffusi, perlomeno in Italia, ci sono i contatori intelligenti (Smart Metering), utili per la misura, la gestione e la fatturazione dei consumi di gas, acqua e calore. 

Con l’Internet of Things, anche le automobili diventano intelligenti (Smart Car) e pensate principalmente per favorire la connessione tra veicoli o tra questi e l’infrastruttura circostante grazie ad appositi sensori che hanno favorito la guida assistita, il parcheggio assistito, la frenata di emergenza automatica, o ancora la raccolta di dati da spedire alla compagnia assicurativa.

Per non parlare degli assistenti vocali come Alexa, sistema di intelligenza artificiale sviluppato da Amazon, diventata oggi protagonista anche nelle nostre case, considerati i numerosi device con essi compatibili.

Esistono poi le applicazioni pensate per la gestione degli elementi di una città che guarda al futuro (Smart City), un luogo che va oltre l’uso di tecnologie digitali e progettato per ospitare reti di trasporto urbano più intelligenti, impianti di approvvigionamento idrico e di smaltimento dei rifiuti migliorati, inclusi modi più efficienti per illuminare e riscaldare gli edifici. 

Tutte idee destinate ad essere perfezionate nel tempo e certamente un volano importante per le imprese e l’economia del nostro Paese che punta oggi ad estendere i servizi integrativi abilitati dall’ IoT come elemento distintivo.

Occhio al futuro

La transizione ecologica dei prossimi anni sarà supportata da processi più efficienti ed è proprio che in questo ambito che gli strumenti smart contribuiranno nella lotta alla riduzione dei consumi di energia e allo stesso tempo a prevedere quando un macchinario ha bisogno di manutenzione, prima che questo si guasti. 

Su tutti questi aspetti (e non solo) l’Internet of Things può svolgere un ruolo importante e la riprova di questo sta nei quasi 30 miliardi di euro contenuti nel PNRR che riguarderanno progetti basati su tecnologie IoT.

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