eCommerce: dati 2016 in Italia
Il 18 e 19 maggio si è tenuto a Milano l’eCommerce Forum 2016 e noi ovviamente c’eravamo. Ecco una rassegna di dati aggiornati, primo fra tutti quello dimensionale sul valore della domanda: 19.282 milioni di euro per una crescita del 17%.
Messaggio alle imprese 1 – l’eCommerce continua a crescere a 2 cifre, gli italiani comprano online; se non entri ora, quando?
L’eCommerce è in salute, cresce da anni a 2 cifre percentuali (mentre il PIL italiano è famoso per crescere dello zero-virgola) e gli italiani sono sempre più maturi, sempre più capaci di comprare online, sempre più fiduciosi sul canale.
La maturità del mercato si può osservare anche da altri 2 elementi: il rapporto prodotti/servizi e lo scontrino medio.
Dal primo punto di vista, infatti, anche il nostro mercato sta andando verso un rapporto di 50-e-50, con un buon equilibrio tra prodotti e servizi venduti. Non dimentichiamo che veniamo da anni in cui i servizi erano, invece, preponderanti (70-30) in cui l’assenza di servizi di logistica rendeva meno facile consegnare i prodotti.
Messaggio alle imprese 2 – i servizi logistici hanno fatto passi da gigante, consegnare i prodotti è più facile.
L’altro elemento rilevante è lo scontrino medio. Pur avendo ben presente che si tratta di una media, che varia in funzione della tipologia di prodotti e servizi venduti e della capacità del proprio brand di attrarre clienti e fidelizzarli, l’osservatorio del Politecnico misura comunque un valore in crescita.
Messaggio alle imprese 3 – lo scontrino medio è uno dei parametri su cui agire per aumentare il fatturato; ed ora hai un riferimento in più su cui misurarti.
Non tutti i settori merceologici sono uguali
Naturalmente, ci sono differenze tra settore e settore. Il turismo e l’elettronica di consumo sono stati antesignani dell’eCommerce italiano rispettivamente su servizi e prodotti. Ma oggi sono molte le categorie merceologiche che compongono il paniere di acquisti online: ecco lo spaccato.
Quando si guardano questi dati, 2 devono essere le considerazioni: da un lato, il fatto che con un mercato in crescita, c’è spazio in tutti i settori, anche in quelli maturi; perchè continuano a crescere anche quelli;
la seconda considerazione riguarda i tassi di crescita: abbigliamento, arredamento e home living e food&grocery sono i settori che cresceranno con i maggiori tassi in futuro.
Uno dei dati più interessanti e significativi credo sia quello della penetrazione dell’eCommerce nei vari settori: fatto 100 le vendite di un determinato settore merceologico, qual è la componente che si vende online?
La figura sotto mostra una certa variabilità, con un incredibile 30% nel turismo e solo lo 0,3% del food&grocery; ma c’è da scommettere che le % minori sono tutte destinate a salire, basta vedere quello che già accade in Francia, UK, Germania, Giappone, USA, Nord Europa ecc …
Messaggio alle imprese 4 – se ti stai chiedendo se l’eCommerce rappresenta quote significative del venduto, la risposta è si; e sono dati in crescita, meglio attrezzarsi per tempo.
Naturalmente sono ancora moltissimi i dati sull’eCommerce che si potrebbe snocciolare e commentare (canali di accesso, strumenti di pagamento, nazione di operatività dei vendor, bilancia commerciale a livello Italia) ma eviterei i numeri fini a se stessi.
Quelli selezionati sopra mi sembrano sufficienti ad offrirti un quadro di riferimento utile per prendere una decisione: che dovrebbe essere quella di pensare seriamente ad investire nel canale eCommerce.
Perché è lì che vanno sempre più spesso a comprare gli italiani; perchè è lì che vanno anche gli stranieri (se ti interessa vendere anche a loro); e perchè se non ci vai tu, prima o poi ci andrà il tuo concorrente.
In bocca al lupo!
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