Quanto costa realizzare un social network – aggiornato al 2016
Un po’ di tempo fa cercato di rispondere alla domanda: “Quanto costa sviluppare un social network?” Alcune considerazioni sono ancora valide ma altre vanno aggiornate per tener conto del tempo trascorso, della trasformazione del panorama start-up italiano (che non è proprio la stessa cosa ma quasi) e dei commenti che vi si leggono.
Il prototipo di un social network
Il punto di partenza tipico è l’idea (e a leggere i commenti del post che scrivevo anni fa, si ha una stima di quanti siano quelli che pensano di avere quella giusta).
Bene. Cominciamo col dire che l’idea, da sola, non vale … niente, parafrasando un investitore istituzionale conosciuto a Smau. Non vale niente, nemmeno quando è buona, se è questo il dubbio che vi frullava per la testa.
Quello che serve è la determinazione nel portarla avanti nonostante le difficoltà e le verifiche sul campo. Ed infatti, gli investitori vogliono essere convinti innanzitutto dal team e, in secondo luogo, vogliono vedere che risultati avete ottenuto nelle prime 2 fasi.
Perciò, partiamo da qui, la fase 1, il prototipo. Il prototipo serve per trasformare quell’idea iniziale in un software funzionante. Se siete in grado, potete iniziare a sviluppare da soli (e se siete in grado, non serviva ve lo dicessi .. ) In caso contrario, avete bisogno di una web agency. Ma il vostro ruolo è quello del capo, quindi non sedetevi solo perché avete trovato la web agency giusta.
Nel corso dello sviluppo del prototipo, la vostra idea viene passata al vaglio, le vostre opinioni messe alla prova e spesso modificate. Ci sono moltissime cose che non vengono prese affatto in considerazione nella prima stesura dell’idea ed una delle cose che faccio più spesso per gli aspiranti startupper è l’avvocato del diavolo.
Le tecniche Agile di progettazione e produzione del sw sono particolarmente utili in questi contesti perché permettono di rilasciare codice funzionante già dopo 2-4 settimane. In questo modo, l’idea prende forma ed è più facile e immediato vedere quello che non va e lavorare su qualcosa di concreto.
Al termine dello sviluppo del prototipo il totale degli utenti del vostro nuovo social network è … zero!
La versione beta di un social network
Tenete a mente il numero non per confrontarlo con il successo che sperate ma per ricordare la priorità: è tempo che lo veda il mercato!
Basta perdere tempo a perfezionare virgole e pixel, andate online. Non innamoratevi dell’idea, perché nella migliore dell’ipotesi, il mercato vi chiederà di cambiare la metà delle cose che avete pensato. E nella peggiore, beh …
Quando gli utenti incontrato per la prima volta il prototipo (a proposito: quando parliamo di prototipo non stiamo dicendo che è fatto male o è brutto; ma solo che non lo ha visto nessuno dei vostri potenziali utenti e quindi ci aspettiamo di cambiarlo, che non è l’applicazione definitiva; resta il fatto che quando lo vedranno, deve essere bello, bellissimo, allineato agli standard altissimi cui gli utenti ormai sono abituati, altrimenti iniziate male, legando il vostro brand a qualcosa di non professionale, ok?) …
Bene, si diceva, quando gli utenti incontrano per la prima volta il prototipo, dovranno capirlo, usarlo e decidere se vale la pena continuare.
Molti credono che in questa fase l’obiettivo sia convincere gli utenti che il nostro social network sia il migliore possibile. Nulla di più sbagliato. Il nostro obiettivo è imparare dalle critiche che riceveremo, perché questo è solo un prototipo.
Dalle critiche verrà fuori una seconda applicazione, quella che mette insieme la vostra idea iniziale con le esigenze reali del mercato. E che sarà una beta “permanente” (a significare che continuerete sempre a dare ascolto al mercato).
Se la beta ha realmente tenuto conto delle esigenze del mercato, il mercato dovrebbe apprezzarla. Sarà sempre possibile migliorarla, ma gli utenti dovrebbero apprezzare la differenza e usarla più volentieri e un po’ più numerosi di prima.
Se hai successo, prima stappi una bottiglia e poi scali
Le fasi di sopra sono quelle che puoi finanziare anche da solo, con un bando pubblico, una raccolta di crowdfunding, l’investimento di amici e parenti, i tuoi risparmi, il fondo aziendale per la ricerca e sviluppo, le start-up competition. L’investimento mediamente necessario va da 15.000 a 50.000 euro (nel mercato italiano) e tiene conto anche del data center per il primo anno.
Se le prime 2 fasi vanno a buon fine, però, è il momento di fare intervenire gli investitori in capitale di rischio che ti aiutano a fare il salto. E che mettono cifre maggiori anche di 10 volte quelle viste sopra. A che servono?
1) a verificare il business model – atteso che nella beta hai verificato che l’idea piace e sul tuo social network c’è un po’ di gente, da dove arriverà il fatturato? la risposta non è banale e può essere necessario testare diverse strade, modificare l’applicazione, fare delle prove … i soldi servono a questo;
2) a replicare il modello su larga scala – una volta che sui tuoi 10.000 utenti hai sperimentato che una percentuale di essi è disposta a pagare, basta moltiplicare il numero degli utenti e, a parità di %, avrai svoltato. Ecco, i soldi dei finanziatori, in questo secondo caso, servono a finanziare la crescita.
Non puoi farlo “come Facebook” …
Dove alloggerà il social network che stai sviluppando? E’ una delle domande più frequenti di chi, dopo aver ragionato sull’idea, si pone il problema di realizzarla: diciamo subito che in nessuna delle fasi illustrate avrai bisogno di fare come Facebook, che costruisce da solo i propri data center.
E già che ci siamo, aggiungo: Facebook non vale come termine di paragone: è il primo, ha oltre 1 miliardo di utenti connessi quotidianamente, come lui nessuno mai!
Utilizzerete un data center professionale, ecco tutto. Sapete dove sta Pinterest? Su Amazon Web Services. Direi che va bene anche per voi (e difatti è lì che noi mettiamo tutti i nostri progetti, con livelli di scalabilità elevatissimi).
Quando Amazon Web Services non sarà più sufficiente … beh, non staremo più parlandone su questo blog, direi 🙂
Update al 2016
Ok, se quelle viste sopra sono 4 tappe convenzionali attraverso cui è possibile raccontare la storia delle start-up e dei social che ce la fanno, come sviluppo il prototipo? e la beta? e tutto il resto? qual è l’approccio migliore? Qui una risposta: Agile Software Development.
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buongiorno, avrei un’idea non so se nuova o meno, ma è un po di tempo che mi frulla in testa. purtroppo non sono esperto di programmazione,anzi non ne so nullae perció non mi sono mai nemmeno cimentato a svilupparla.
vorrei creare un’app per device mobile nella forma di social network che possa dare la possibilità a tutti coloro che sono presenti in un locale, area pubblica, stazioni, aeroporti, scuole, uffici nei quali si è coperti da wifi o rete internet di interagire tra di loro. ho in mente ad esempio ai ragazzi che sono in un locale che vedono persone che vorrebbero conoscere e per timidezza o paura non approcciano. secondo me sarebbeun modo semplice e immediato per conoscersi. penso ad un app dove ognuno crea un proprio profilo e riesce a vedere i profili delle persone presenti in un locale e decide di contattare un’altra persona presente nel locale dando un like o una stretta di mani per conoscersi realmente. a mio avviso potrebbe essere interessante ma non ho la minima idea di quanto complicato possa essere svilupparla e perció chiedo il vostro aiuto. sperando in un vs riscontro per maggiori informazioni porgo cordiali saluti
Michele Faggian
Ciao Michele, ben trovato.
Quello che descrivi mi pare un social di prossimità. Un articolo di metà 2012 faceva un’utile rassegna di quelli più noti in quella data, eccolo: http://www.ninjamarketing.it/2012/05/24/le-apps-piu-interessanti-dei-social-network-di-prossimita/
Faccio notare che di 7 social/app di prossimità citati, 1 ha cambiato mission, 1 funziona ancora e gli altri non esistono più.
Questo non significa che la tua idea non possa funzionare ma solo che l’idea, da sola, non vale niente!
Sconvolgente, lo so, ma l’idea da sola non vale niente se poi non si accompagna a tenacia, perseveranza, impegno, investimenti e un po’ di fortuna … insomma, azienda.
Se ti senti pronto a fare azienda, quindi a lavorare tutti i giorni per vedere realizzata la tua idea, allora cercati compagni di strada e preparati a lavorare duro.
un abbraccio, Luigi
Buongiorno, credo anche se solo a parole per ora di aver trovato una buonissima idea per un social network versione dinamica( non parlo di video) ma di ben altro.
Sono pronto a lavorare euro in quanto o pagine di roba scritta ma in sviluppo sono uguale a 0.
È tutto nella.mia testa l idea,grafiche, la mission che il social network ha, molto contrastante con quelli di adesso.
Ho bisogno di capir come tutelare la.mia idea, non voglio parlarne per paura di regalarla a qualcuno che ha più possibilità di me.. vi prego aiutatemi, non mi spaventa nulla!
Ho pensato persino che dopo essermi tutelato realmente da copiatura, plagio ecc, in quanto non ho possibilità economiche, di mostrarla a veri esperti e se avessero riconosciuto del potenziale nel social, avrei chiesto di lavorarci assieme per vedere i risultati..
Ho 30 Sn sempre stato insicuro a volte, ma questa idea mi ha letteralmente cambiato la vita deve prendere forma. Ha tutte le carte in regola per essere apprezzata.
Grazie
Ciao Davide, grazie per averci scritto.
Mi trovo a ribadire 2 concetti che ho più volte espresso: l’idea non vale niente, la concorrenza può copiare tutto.
Scusa se esprimo questi concetti in modo così crudo, ma è meglio evitare giri di parole.
L’idea non vale niente, il mondo è pieno di brillanti idee che non vanno da nessuna parte perché poi non c’è nessuno che le porta avanti quotidianamente. Se bastassero le idee, le grafiche e sviluppare codice, le web agency di tutto il mondo sarebbero ricchissime, non ti pare?
Non esiste modo di tutelare un’idea, non è previsto. L’unica cosa che puoi fare è portarla avanti meglio degli altri, si chiama concorrenza.
Questo ammesso che la tua idea sia davvero così brillante ed incontri in modo innovativo un mercato veramente ricco tanto da far venire voglia agli altri di imitarti.
Nella mia esperienza, le idee quando le racconti agli altri, si arricchiscono: se piacciono, hai una conferma che infonde coraggio; se non piacciono, le critiche ti aiutano a migliorarla.
Se vuoi parlarne, noi siamo qui. Ed ovviamente disponibili a firmare eventuali patti di non divulgazione.
Buona fortuna, Luigi
Ciao Luigi, ti ringrazio per la schiettezza e la possibilità di contattarti e son pronto anche se non ho possibilità di finanziarmi di sbattermi finché non troverò qualcuno che crederà in questo social innovativo.
È impensabile che riesca a stare in piedi una dozzina di ore tutti i giorni per sviluppare la grafica e le funzioni tutto su carta purtroppo, ma ci credo troppo per non portarla avanti mi piace e mi affascina sempre più.
Io Luigi se avessi la possibilità mi piacerebbe molto avere consigli di persona e parlarne, perché persone nel settore mi hanno detto che se è una cosa di una certa portata NON devo appoggiarmi a nessuna agenzia perché non sarebbero in grado si sviluppare un social con finzioni particolari.
L unico consiglio ricevuto è stato di trovare una persona con possibilità economiche talmente innamorato del progetto che finanzia, così sviluppa con un team forte come Dio comanda e si lancia.
Oppure, mi Han detto di trovare un team che crede nel progetto , non vuole soldi( impensabile), ma se va bene il progetto farebbero parte della coosocietà.
Mi hanno consigliato giusto???
Grazie mille
Ho un’idea di social network, volevo sapere se può essere copiata dalla concorrenza oppure posso registrarla da qualche parte per tutelarla? Grazie mille, Giorgio
vorrei creare un social
credo di avere una buona idea
come si può sviluppare ciò?
Salve, avrei bisogno di una vostra consulenza, in merito ad un app che vorrei progettare.
Rimango in attesa di un vostro riscontro.
Grazie!
Buongiorno Sebastiano, grazie per la tua richiesta. Ti ho scritto in privato. A dopo, Luigi