Come scegliere il social network in cui l’azienda dovrebbe investire?

Corona (noto produttore di birre) realizza una pagina Facebook e promette di pubblicare la foto del profilo dei propri likers (quelli che una volta si chiamavano fan) a Times Square, NY. In pochissimo tempo, i likers superano i 200.000 con un un grande successo di immagine e vendite.

Ma è una via perseguibile anche per le aziende che non hanno marchi nazionali e internazionali? E quali sono i criteri che un marketing manager ed un IT manager potrebbero adottare per decidere?

Ovviamente, i motivi per essere presenti in un social network possono essere diversi: aprire un canale di ascolto, promuovere la propria marca, dialogare con i clienti per comprenderne le opinioni e intercettarne i bisogni, supportare processi dell’azienda, fidelizzare la base clienti ecc).

Nel caso proposto, la logica è principalmente promozionale. Con un elemento aggiuntivo: promuovere la viralità alla ricerca di una visibilità addizionale: c’è da scommettere, infatti, che chi ha visto la propria faccia pubblicata a Times Square è stato un promoter eccellente per l’azienda presso tutti i propri amici …

Ma senza disporre del budget di questa campagna, esistono criteri validi anche per le imprese italiane che vogliono promuovere se stesse attraverso una presenza nei social network? Secondo me si ed hanno poco a che fare con la tecnologia!

#1. In quale social network troverete più clienti?

Il focus dei manager che decidono gli investimenti di web marketing delle aziende non dovrebbe essere sull’ultima novità tecnologica o sulla moda dichiarata da noi addetti ai lavori e web agency perchè le esigenze di business vengono sempre prima e la tecnologia viene quasi sempre dopo, per supportare quelle esigenze.

Tanto per cambiare, quindi, il punto di partenza è rappresentato dai clienti dell’azienda, dai suoi obiettivi e dalle proposte che vuole fare (non dalla tecnologia, non del social più popolare). Se avete un’idea chiara dei vostri clienti, allora la domanda da porsi è: dove ne troverò di più?

Un primo criterio per rispondere è puramente quantitativo, basato sul numero di utenti. Vorrei proporre un approccio pragmatico: senza pretesa di esaustività, ecco dove si concentrano gli utenti web che frequentano i social network:

Considerati i numeri, per la maggior parte delle imprese la scelta si riduce a questi social. Nei mesi scorsi, per esempio, si è fatto un gran parlare dei social geolocalizzati, primo fra tutti Forsquare. A marzo 2011 totalizzava 8 milioni di utenti in tutto il mondo (http://aboutfoursquare.com/foursquare-hits-8-million-users/):

Un traguardo importante per il social, ma ancora troppo piccolo per le logiche di investimento di un’impresa italiana che punta a promuoversi nei social network. Qui una lista dei social con più di 100 milioni di utenti: http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_virtual_communities_with_more_than_100_million_users.

#2. In quale social network troverete clienti più affini?

Naturalmente, il numero assoluto di utenti non è tutto. Ad una valutazione quantitativa va aggiunta una valutazione qualitativa delle abitudini degli utenti sui social presi in esame. Ad esempio, è possibile estrarre statistiche demografiche degli utenti del singolo social e scoprire, che uomini e donne sostanzialmente si equivalgono su Facebook e Twitter mentre prevalgono nettamente le seconde su Myspace.

Oppure, scoprire che gli utenti di Facebook sono mediamente più ricchi di quelli di Twitter ecc. Qui l’infografica completa: http://blog.kissmetrics.com/social-media-by-demographic/?wide=1.

#3. Voi siete manager, non dimenticatelo!

Mantenete un profilo manageriale e non fatevi coinvolgere nel tecnicismo. I tecnici hanno già ricevuto un vostro incarico: se vi fidate, lasciateli lavorare; se non vi fidate, licenziateli; in ogni caso, non sostituitevi a loro nel lavoro operativo.

Mantenere un profilo manageriale significa aver preteso una panoramica degli strumenti disponibili, aver scelto le proprie priorità mantentendo il focus sui clienti dell’azienda e controllare i risultati dell’investimento, disinteressandosi completamente dei tecnicismi (per i quali pagate una qualche web agency).

Pensando ai manager, nostro costante riferimento in questo blog, ho preparato un breve (ed ovviamente, non esaustivo) elenco di ricorse:

come panoramica di quello che si può fare nei social network:

come elementi di valutazione degli intestimenti in termini di cost:

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