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L’informatizzazione di processo e le certezze per il management

Informatizzare i processi aziendali è molto complesso: vi sono coinvolte persone, routine, prassi consolidate, risultati da conseguire, soggetti esterni. Si tratta di un equilibrio che le singole organizzazioni hanno conquistato nel tempo e dal quale dipende l’attuale fatturato.

E’ comprensibile che il management sia cauto rispetto la possibilità di intervenire: il retro pensiero sembra essere: finchè funziona, meglio non toccare niente!

Eppure l’ottimizzazione dei processi aziendali è un ambitio di intervento in cui un’adeguata informatizzazione consente di migliorare praticamente tutte le componenti del processo (fasi, contributo dei singoli attori, strumenti, informazioni, comunicazioni, output).

Ha senso rinviare tali benefici? In astratto no, ma chi fa impresa ha bisogno di garanzie sul risultato finale e certezze sui tempi di realizzazione.

Esiste un approccio che risponde a tali esigenze e che consiste in 2 macro attività: l’analisi dei processi e la corretta progettazione del software per l’informatizzazione.

Contenuti web sempre aggiornati: perché è importante?

A tutti è capitato di visitare siti con contenuti poco o nulla aggiornati. Leggiamo un indirizzo su un biglietto da visita, su un’email o clicchiamo su un banner e diamo un occhiata al sito web di un’azienda di cui siamo potenziali clienti; se la prima impressione è buona cominciamo a navigare sul sito, salvo poi accorgerci che la sezione news è stata aggiornata l’ultima volta 1 anno prima, alcune pagine sono vuote o certi link interni non funzionano. A questo punto ognuno di noi ha fatto la stessa cosa: è uscito dal sito web e si è diretto verso un altro sito e un’altra azienda.

Il motivo è il senso di abbandono comunicato da siti con contenuti web non aggiornati. Un sito web con contenuti poco o nulla aggiornati può pregiudicare l’immagine di un’azienda agli occhi dei consumatori, esattamente come accade se ci si imbatte, ad esempio, in personale svogliato e poco preparato. Perché il sito web di un’azienda la rappresenta online, proprio come le persone che vi lavorano, e la rappresenta online 24 ore su 24.
Questo discorso vale ancora di più se pensiamo alle dimensioni che oggi ha conquistato l’info-commerce, ovvero l’attività di informarsi (online) su acquisti da effettuare (sia online che offline). Secondo i dati raccolti dal II Osservatorio Italiano sull’e-Business:

Layout: la Forma del Sito Web

Le Proporzioni e il ritmo sono elementi molto sottovalutati nel processo di creazione di un sito web. Sono idee naturali con le quali veniamo a contatto sin dalla nascita, osservando quello che ci circonda. Nella natura, nel nostro corpo tutto è in un rapporto di proporzione.

La proporzione è un rapporto di misura di due o più elementi tra i quali esiste una determinata relazione e tra questi elementi e il tutto. Nel caso del web design per elementi si intendono tutti i blocchi di contenuto e per tutto si intende i limiti del layout o della finestra del nostro browser.

Queste idee difficilmente vengono studiate in rapporto al web design, i grandi designer le applicano in modo del tutto naturale senza pensarci. Ma analizzando questi rapporti ne possiamo trarre un grande beneficio. Pensiamo solo a quanto abbia influenzato la fotografia la regola dei terzi o la stampa la sezione aurea.

Un cruscotto informativo a supporto del tuo business

Ho il pieno controllo del mio business? Credo che qualsiasi imprenditore o manager a tale domanda darebbe come risposta: SI! Ma è la verità?

Spesso il “fiuto” imprenditoriale integra, o addirittura sostituisce, l’analisi razionale di un problema. Fare impresa oggi non significa più affidarsi unicamente all’eccellenza individuale o, come detto, al fiuto imprenditoriale capace di trovare l’idea giusta per il successo ed il miglioramento.

È la capacità di manipolare e rendere disponibili le informazioni l’elemento distintivo delle imprese più avanzate.

Con questo non voglio dire che il fiuto imprenditoriale debba essere mortificato o zittito dalle analisi scientifiche, bensì che debba essere sostenuto da strumenti che ne amplifichino le capacità predittive.

Cosa è successo? Cosa sta accadendo? Dove si sta andando?
Questi sono gli interrogativi da porsi per un governo consapevole dell’azienda nel suo complesso.

Una matrice per riclassificare il web

E’ possibile tracciare una mappa del web condivisibile e facile da utilizzare? Che sia rappresentativa della realtà e confrontabile con quello che accade altrove, in altri paesi? Secondo me si, accettando qualche semplificazione e qualche compromesso, ovviamente.

Nel mio primo post sull’argomento, a partire da alcune considerazioni che mi sembravano evidenti (il contenuto non è web, la piattaforma che lo ospita si; argomento trattato e strumento non si dovrebbero confondere) ho proposto di tracciare quella mappa in base a 2 sole variabili: il settore economico e lo strumento web.

In un secondo post sull’argomento, ho provato ad applicare quel criterio alle categorie dei concorsi web cui ha partecipato la nostra web agency.

La scelta di utilizzare le categorie dei concorsi web mi è parsa utile per due motivi: i concorsi web sono frequentati da chi il web lo produce, quindi le categorie sono un buon punto di partenza per chi, come me, cerca una rappresentazione di sintesi; gli stessi concorsi sono, inoltre, un’occasione di confronto utile per costruire insieme questa rappresentazione (che io propongo in progress, senza alcuna pretesa di esaustività).

Come guadagnare con un social network?

Dopo il successo di Angeli per Viaggiatori (in home page su Repubblica.it, con un’impennata di connessioni, iscrizioni e nuove aperture) riceviamo sempre più richieste di creazione di social network.

Che si tratti di un fenomeno in forte evoluzione non c’è dubbio. Che possa rappresentare una fonte di ricavi e contribuire al business, dipende. Proviamo qualche breve coordinata per orientarsi.

La complessità funzionale di un social network

Con una semplificazione brutale, direi che i social si dividono in 2 tipi:

  • social network fondati principalmente su un interesse
  • social network per i quali è più importante il processo

Il web design reattivo

Vi sarà probabilmente capitato di leggere almeno una volta su un sito web una dicitura del tipo “Sito ottimizzato per una risoluzione di 1024×768 pixel”. Questa frase sta ad indicare che il layout del sito è stato progettato per essere correttamente visualizzato con un monitor che abbia una risoluzione minima pari appunto a 1024x768px. Gli utenti che possiedono monitor di risoluzione maggiore, vedranno correttamente il sito ma in modo leggermente diverso, a seconda del tipo di layout:

  1. nel caso di layout fisso, il sito viene visualizzato come se il monitor avesse una risoluzione di 1024×768, ma sarà maggiore lo “spazio vuoto” ai due lati del sito (se il sito è centrato nella pagina) o a destra del sito (se il sito è allineato a sinistra della pagina). E’ di gran lunga la soluzione più adottata finora;
  2. nel caso di sito a layout liquido invece, il sito rimane sostanzialmente lo stesso, con la differenza che i contenuti si “espandono” per occupare lo spazio disponibile.

Fino ad oggi queste due soluzioni sono state sufficienti per fronteggiare il problema delle differenti risoluzioni dei monitor degli utenti. Negli ultimi tempi però la situazione è diventata più complessa, in quanto col successo commerciale di netbook e smartphone ed il prevedibile successo dei computer tablet, la gamma delle dimensioni dei dispositivi con i quali un utente può accedere al web si è decisamente ampliata.

di Graziano Scaldaferri Web design

Applicazioni Facebook: promuovere un concorso virale. Il caso Social World Contest

Facebook Marketing non vuol dire solo fan page. Ne è una prova l’esperienza fatta per Social World Contest.

Se in un precedente post abbiamo raccontato della gestione di una fan page con l’obiettivo primario di aumentare le visite e le iscrizioni di una community turistica (Facebook, dalla fan page al sito web. Il caso Angeli per Viaggiatori), il caso studio di questo post è  di tutt’altra natura.

La sfida: un mese per diffondere un’App

Ci siamo occupati infatti di dare forma ad un concorso per Social World Contest.
Social World Contest – Girl, una competition di bellezza al femminile della durata di 1 mese, realizzata attraverso un’applicazione sulla piattaforma di Facebook. Il concorso doveva nascere e concludersi su Facebook, senza rimandi a siti esterni, marchi conosciuti o premi di alcun genere.  La candidatura doveva avvenire con l’upload di una foto delle proprie gallery. Target:  ragazze iscritte a Facebook dai 18 anni in su di qualunque nazionalità. Obiettivo: coinvolgere almeno 50 ragazze a candidarsi con una fotografia e farsi votare dagli amici.

Facebook, dalla fan page al sito web. Il caso Angeli per Viaggiatori

Come gestire una Fan page su Facebook? Quali contenuti inserire e che linguaggio utilizzare? Queste sono domande che molti titolari d’azienda, responsabili comunicazione e ceo si chiedono sempre più spesso man mano che la popolarità di Facebook aumenta e la necessità di una presenza sul social network diventa più attraente.

In realtà non esiste una “ricetta universale”, ma esiste certamente una strategia  efficace per ogni azienda. Immagine aziendale, tipologia di prodotto/servizio, target group e obiettivi da raggiungere: tutti questi elementi, che risultano determinanti per la pianificazione di qualsiasi strategia di comunicazione (online  e offline) sono determinanti allo stesso modo anche per l’attività di facebook marketing.

Dando per scontato che chi legge conosca già gli strumenti che Facebook mette a disposizione alle aziende (in caso contrario rimandiamo a questo post: Gli strumenti di Facebook per la aziende) possiamo dire che se esistono delle linee guida universali, possono essere elencate come segue:

Una matrice per classificare il web in Italia

Nel mio precedente post avevo avanzato una proposta di classificazione del web Italiano che, partendo dalle categorie dei vari premi e concorsi web, ne superasse i limiti rappresentativi.

Qui propongo il risultato di quella idea. Ho ripreso le categorie dei premi citati e provato ad ordinarli sui 2 assi: stumenti/settore economico.

di Luigi Chinese Web 2.0