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Non farmi pensare. Un’introduzione all’usabilità

Don’t make me think” così recita il titolo di un famoso libro di Steve Krug, se abbiamo spazio nella nostra mente per un unico principio sull’usabilità secondo l’autore dovrebbe essere questo.

Cos’è l’usabilità?

L’usabilità è definita dall’ISO (International Organisation for Standardisation), come l’efficacia, l’efficienza e la soddisfazione con le quali determinati utenti raggiungono determinati obiettivi in determinati contesti. In pratica definisce il grado di facilità e soddisfazione con cui l’interazione uomo-strumento si compie.” (wikipedia)

Insights, i nuovi strumenti di Facebook per le aziende

Per monitorare i risultati ottenuti, Facebook mette a disposizione delle aziende Facebook Insights: uno strumento di analisi che consente di verificare le performance della propria pagina Facebook valutando il le interazioni con i likers.

Di recente le pagine Facebook hanno subito dei cambiamenti, sia dal punto di vista estetico e funzionale (ne abbiamo già parlato in questo post: Pagine Facebook: cosa è cambiato per le aziende?) che per gli strumenti di controllo delle attività, ovvero gli Insights.

Newsletter: come aumentare la mailing list

Il punto di partenza di una qualsiasi strategia di direct email marketing è la mailing list ovvero i nostri destinatari, l’insieme dei contatti a cui inviare le newsletter.

L’email marketing è uno strumento strategico importante a sostegno di qualsiasi tipologia di sito (e-commerce, sito corporate, magazine, social network, etc..) e di azione di marketing (sconti, concorsi, indagini di mercato, etc…) perché consente di creare un rapporto diretto di fiducia e duraturo con il proprio pubblico e allo stesso tempo indirizzare un flusso di visite in target verso il nostro sito.

Per questo è fondamentale possedere una mailing list di contatti in target, potenzialmente interessati a ricevere comunicazioni dalla nostra azienda, ad acquistare il nostro prodotto o a fare qualsiasi azione rilevante per il nostro business.

Quindi, come creare e aumentare nel tempo la mailing list? In questo post una serie di consigli utili ad incrementare la propria base contatti di indirizzi interessanti.

Facebook Ads e le notizie sponsorizzate

Le persone sono naturalmente interessate alle cose di cui parlano i loro amici e alle cose che piacciono ai loro amici. Questo concetto è uno dei cardini di Facebook e nella piattaforma è rappresentato dalla news feed, nota anche come bacheca o pagina notizie.

I cambiamenti di status e le pubblicazioni di contenuti degli utenti confluiscono nella bacheca. Ma anche quando un utente interagisce su una pagina, applicazione o luogo di Facebook, o effettua un “mi piace” su una pagina di un sito, viene creata una notizia sul proprio profilo e quindi sulle bacheche dei propri amici.

A gennaio di quest’anno Facebook ha presentato un nuovo tipo di pubblicità che affianca lo strumento degli annunci sponsorizzati (Facebook Ads): le notizie sponsorizzate.

Creare una pubblicità del tipo “notizia sponsorizzata” consente di mostrare un annuncio pubblicitario agganciato ad una notizia legata alla propria pagina su Facebook (o alla propria applicazione, evento, …)  sulla bacheca dei propri fan, con garanzia di pubblicazione e di maggiore visibilità. Attualmente le storie sponsorizzate sono mostrate nella colonna destra della bacheca.

Come realizzare un buon sito web (dialogo informale con le aziende)

Come realizzare un buon sito web per la vostra azienda? Molti lo ignorano, altrimenti non vedremmo ancora in giro siti aziendali in cui si narra l’epica storia (… nasce nel 1986 dall’idea di … ) o le brutture di Mission esposte male e a tutti i costi (la nostra missione è creare valore … vorrei ben vedere!).

E’ utile? Voi leggereste mai cose così noiose? In realtà, realizzare un buon sito web è possibile, basta evitare i soliti errori. Ecco una veloce rassegna che sintetizza quello che ho condiviso con i miei clienti in 10 anni di attività nel mondo della comunicazione e del marketing online.

# 1. Avere le idee chiare: a chi volete parlare?

I 5 trend dell’e-commerce per il 2012

Come ogni anno l’Ossevatorio eCommerce B2C Netcomm – Politecnico di Milano ha scattato una fotografia del commercio elettronico in Italia: i dati di quest’anno sono testimoni di un’incontrovertibile trend di crescita del settore, con un +20% rispetto al 2011, a dispetto della crisi economica.

Da traino, l’elevata varietà di prodotti offerti e l’utilizzo sempre più massiccio di dispositivi mobili per i propri acquisti.

La multicanalità è divenuta un elemento fondamentale nelle scelte di acquisto degli utenti. Si calcola che il 65% degli utenti internet (circa 16 milioni di persone) abbia fatto uno o più passaggi sul web (motori di ricerca, social network, comparatori di prezzi, ecc.) per raccogliere informazioni, comparare prezzi o acquistare direttamente online.

Queste cifre dimostrano l’importanza sempre più grande che l’e-commerce sta assumendo nel panorama business italiano: sempre più aziende hanno colto il fondamentale valore di uno strumento che risulta chiave per il proprio sviluppo, il miglioramento della competitività e la valorizzazione del rapporto con i propri clienti.

A partire da questi dati, quali previsioni si possono fare per il prossimo 2012? Quali trends possono essere individuati, dal punto di vista strategico e funzionale?

Di seguito un breve elenco di elementi che secondo noi caratterizzeranno l’e-commerce nel prossimo anno:

Quanto vale la creatività?

Qualche giorno fa si discuteva tra amici e addetti ai lavori su un’esperienza comune: la frequente richiesta dei clienti di “fare presto”.
Lo spunto era questo piacevolissimo video in cui si mostrano gli effetti negativi della fretta: la mortificazione della creatività.

Ritengo utile condividere queste considerazioni con i marketing manager, i responsabili comunicazione ed in generale gli imprenditori cui è dedicato questo blog.

Quanto costa un video virale?

Questa è una domanda che ci viene fatta spesso. Proviamo a rispondere. Lo spot “The Force” di Volkswagen è stato visualizzato più di 40 milioni di volte su YouTube! Mi sembra un buon esempio di viralità riuscita.

Virale è un contenuto che, inserito volutamente in un punto del web, si diffonde come un virus, a prescindere dalla volontà del suo autore e fuori del suo controllo. Si tratta di un contagio che procede sull’onda della condivisione: un utente apprezza un contenuto e lo condivide con la propria cerchia di relazioni;

gli utenti toccati dal contagio, visualizzano il contenuto e lo condividono a loro volta, facendosi promotori di una diffusione virale che raggiunge più utenti di quelli che, da solo, l’autore del contenuto avrebbe potuto raggiungere.

Quando si riesce a scatenare questo meccanismo virale per un contenuto commerciale, il vantaggio è duplice: proporre un’esperienza di qualità (gli utenti hanno apprezzato al punto da condividere) e risparmiare sui costi promozionali.

Come attivare il contagio? E quanto costa farlo?

E-commerce: come aumentare il carrello medio?

Come fanno i maggiori store presenti in rete ad assicurarsi tassi di conversione del 5%, 10% e addirittura del 15%? Come aumentare i ricavi delle vendite e la dimensione media degli ordini, senza spendere budget astronomici per la pubblicità?

Di certo non è semplice trovare una risposta definitiva a queste domande, ma esistono diverse tecniche di marketing e di vendita che possono essere d’aiuto nella progettazione di un e-commerce capace di ottenere alti tassi di conversione.

Una soluzione consiste nello sviluppo di strategie di up-selling e cross-selling, tecniche di vendita ormai consuete in ogni settore commerciale, applicabili sia a siti retail, sia a store B2B: si tratta, in sintesi, di proporre al cliente, al momento dell’acquisto, prodotti di gamma superiore a quello selezionato (up-selling) oppure articoli appartenenti a diverse famiglie/gruppi di prodotto, che hanno una relazione con uno dei prodotti acquistati (ad es.: un’auto e la polizza di assicurazione).

L’up sell sarà gestito direttamente nel carrello, mentre il cross sell sarà gestito nelle pagine di prodotto.

Aumentare il business con il seo copy

Non sempre le aziende affidano la redazione dei testi del sito web ad una web agency. Spesso decidono di produrli internamente, assegnandoli a personale che generalmente si dedica ad altre attività o estrapolandoli da brochure e vario materiale di comunicazione presente in azienda.

Abbiamo già affrontato l’argomento perché affidare i testi del sito web ad una web agency in un post precedente: scrivere testi efficaci per il web implica competenze che non si possono improvvisare e produce vantaggi in termini di immagine (testi, chiari coerenti, in target, ben predispongono gli utenti verso il brand) ma soprattutto in termini di business. E su questi ultimi che ci focalizziamo in questo post.