Quanto costa realizzare un eCommerce, parte 2

Nel mio precedente post ho dichiarato che nel budget necessario per realizzare l’eCommerce della tua azienda il peso della piattaforma software è pari a zero. Infatti, le più comuni piattaforme utilizzate per realizzare store di commercio elettronico hanno licenze free.

Il budget è assorbito dal lavoro necessario a trasformare una piattaforma volutamente astratta e generica nel tuo specifico negozio di commercio elettronico, ecco perché molto dipende da quanto vuoi investire e dai tuoi obiettivi.

Ma ribadisco la promessa: contattami e non eluderò la domanda, già nella prima call, in base alle tue esigenze, ti restituirò un valore di massima per realizzare l’eCommerce della tua azienda.

Ciò premesso, qui vorrei fare qualche esempio del lavoro necessario a pubblicare uno store di commercio elettronico per dimostrare come, in tutti questi casi frequenti, il tempo speso per scrivere codice software sia prossimo allo zero, quello per settare la piattaforma basso e quello di consulenza e marketing preponderante.

Il catalogo

La maggior parte delle volte i miei clienti mi hanno detto di avere già il catalogo pronto e la maggior parte delle volte si sbagliavano. Perché il catalogo per il web è figlio di scelte su almeno 4 ambiti su cui raramente si è ragionato.

Possibile? Certo, non hai mai fatto uno store, perché dovresti avere un catalogo strutturato come serve al web? Fin qui, i commerciali dell’azienda hanno fatto benissimo, supplendo quando necessario alla mancata strutturazione del catalogo con la loro conoscenza.

Ma per l’eCommerce, il cliente è solo e non sa nulla del tuo catalogo, quindi dobbiamo rendere la sua navigazione semplice lavorando sui seguenti aspetti:

  1. la scheda prodotto: come descriveresti il prodotto se il tuo cliente non può fare domande? quali campi decidi di privilegiare se il tuo cliente non ha voglia di leggerli tutti? conosci quelli più importanti sulla base dei quali sceglie?
  2. la relazione padre – figlio: meglio pubblicare la “maglietta maniche corte bianca” separatamente dalla “maglietta maniche corte rossa” oppure è meglio pubblicare la “maglietta maniche corte” e poi nella scheda prodotto di dettaglio scegliere tra “bianca” e “rossa”?
  3. le categorie: le categorie devono rispondere alle logiche della produzione o del mercato? la tipologia di prodotto è univoca? per esempio, nell’arredamento avremo sedie, tavoli, letti oppure gli ambienti della casa?
  4. i filtri: se visualizzo l’elenco dei prodotti restituito da una categoria, come li filtro? considera che il filtro è indispensabile sia presente in scheda prodotto ma non puoi metterli tutti se non vuoi peggiorare i tempi di risposta e far scappare gli utenti.

Puoi ben vedere che i 4 aspetti si influenzano a vicenda e non esistono risposte univoche, è necessario ragionare, valutare i pro e i contro e decidere. E puoi anche vedere che il tempo di sviluppo codice è zero, quello di setting della piattaforma può essere importante, quello di consulenza altrettanto.

Le spese di spedizione

Una volta definito il catalogo, diamo per scontato che piaccia e che gli utenti aggiungano i prodotti al carrello per comprare, così giungiamo alle tariffe di spedizione. Hai mai visto quelle di uno spedizioniere?

Se ti va bene, le fasce di peso scattano ogni 0,5 kg con un prezzo differente e il risultato di avere anche 50 tariffe. Questa complessità si moltiplica per ognuna delle 9-10 zone in cui è diviso il mondo se le spedizioni sono estese anche geograficamente.

Capisci bene che non puoi ribaltare questa complessità sul cliente finale: se desideri che acquisti senza impazzire, devi semplificare: 3 tariffe, al massimo 4, senza anacronistiche eccezioni per le isole.

A volte ci perderai, a volte ci guadagnerai, si possono fare delle ipotesi probabilistiche sulla provenienza degli ordini e la loro distribuzione per fasce di peso proprio per ottimizzare la scelta.

Tempo di sviluppo software, zero; tempo di setting, basso; tempo di consulenza tanto.

La politica commerciale

Uno store di commercio elettronico necessita di una politica commerciale attiva per sollecitare i clienti finali all’acquisto:

  1. è necessario sollecitare gli acquisti suggerendo usi specifici in funzione del calendario (pensa alla moda e alle stagioni, oppure alle festività o ancora alle giornate mondiali);
  2. è possibile premiare la fedeltà dei clienti cercando di non limitarsi allo standard (sconto per iscrizione, newsletter, spedizione gratis oltre un certo valore) ma ipotizzando anche qualcosa di creativo in funzione del tuo brand;
  3. e certamente, lo sconto nudo e crudo: a valore, a percentuale, in funzione della quantità, con o senza scadenza ecc …

Ebbene, la politica commerciale va programmata (per es, abbiamo chiaro cosa faremo i prossimi 3 mesi, abbiamo una bozza per i successivi 9), comunicata per tempo (con banner sul sito, newsletter, ads), implementata (a carrello il calcolo dello sconto deve corrispondere alla promessa del banner) e gestita dal tuo personale (che andrà formato).

Di nuovo, tempo di sviluppo software, zero; tempo di setting, medio; tempo di consulenza alto e ripetuto nel tempo.

Customer care

I tuoi prodotto sono meravigliosi, il nostro lavoro per realizzare il tuo nuovo sito di commercio elettronico perfetto, i clienti acquistano felici … e appena concluso l’ordine ti scriveranno per sapere quando arriva il loro pacco 🙂

Detto in altri termini, i clienti chiedono assistenza ma la tua azienda deve erogarla a costi ragionevoli.

Significa che il processo di acquisto deve essere disseminato di micro-informazioni collocate nel posto giusto al momento giusto e opportunamente riepilogate in carrello, pagina di cortesia e mail di conferma ordine.

Tempo di sviluppo software, da zero a poco a seconda del fatto che si voglia estendere il sistema a plug-in specializzati sul tema; tempo di setting, basso; tempo di consulenza medio.

Conclusioni

Ho preso qualche esempio lungo tutto il percorso che il tuo cliente compirà sul tuo negozio di commercio elettronico e dimostrato come la piattaforma sia già pronta, non richieda sviluppo di codice e le basti poco tempo per il settaggio.

E allora dove e come si spende il budget? Ora conosci un po’ più nel dettaglio la risposta: il tempo è speso nella riflessione e nella consulenza necessari ad analizzare i singoli passaggi con cui la tua azienda organizza il processo per vendere in modo efficace online.

E più vorrai essere preciso e pertinente con i tuoi clienti, più tempo e quindi budget sarà necessario, ora sai perché. D’altro canto, maggiore dovrebbe essere la soddisfazione dei tuoi clienti e i relativi acquisti, che poi è la ragione per cui vorrai investire.

Se hai voglia di saperne di più, contattaci.

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