I 5 trend dell’e-commerce per il 2012
Come ogni anno l’Ossevatorio eCommerce B2C Netcomm – Politecnico di Milano ha scattato una fotografia del commercio elettronico in Italia: i dati di quest’anno sono testimoni di un’incontrovertibile trend di crescita del settore, con un +20% rispetto al 2011, a dispetto della crisi economica.
Da traino, l’elevata varietà di prodotti offerti e l’utilizzo sempre più massiccio di dispositivi mobili per i propri acquisti.
La multicanalità è divenuta un elemento fondamentale nelle scelte di acquisto degli utenti. Si calcola che il 65% degli utenti internet (circa 16 milioni di persone) abbia fatto uno o più passaggi sul web (motori di ricerca, social network, comparatori di prezzi, ecc.) per raccogliere informazioni, comparare prezzi o acquistare direttamente online.
Queste cifre dimostrano l’importanza sempre più grande che l’e-commerce sta assumendo nel panorama business italiano: sempre più aziende hanno colto il fondamentale valore di uno strumento che risulta chiave per il proprio sviluppo, il miglioramento della competitività e la valorizzazione del rapporto con i propri clienti.
A partire da questi dati, quali previsioni si possono fare per il prossimo 2012? Quali trends possono essere individuati, dal punto di vista strategico e funzionale?
Di seguito un breve elenco di elementi che secondo noi caratterizzeranno l’e-commerce nel prossimo anno:
1) Mobile commerce
Il 2011 è stato l’anno della diffusione massiccia della tecnologia mobile.
L’Italia è ai primi posti dell’Unione Europea per ciò che riguarda il numero di utenti connessi alla rete tramite smartphone e mobile devices e queste cifre si riflettono in maniera particolare nella connessione tra commercio elettronico e tecnologia mobile. Il mobile commerce, infatti, ha registrato una crescita in tripla cifra (+ 210% rispetto al 2010), raggiungendo un volume di affari di 81 milioni di euro (dati dell’Osservatorio).
Le nuove possibilità di business, derivanti dalla diffusione del mobile per le aziende presenti sulla rete con i loro canali di commercio elettronico, sono sempre più elevate: sempre da una ricerca dell’Osservatorio, il 27% delle aziende intervistate ha già sviluppato un’applicazione mobile e molte altre hanno predisposto una versione ottimizzata del proprio negozio fruibile da mobile.
I vantaggi sono notevoli:
- Acquisto disponibile sempre, in qualsiasi luogo ci si trovi
- Consultazione immediata del catalogo
- Assistenza in tempo reale
- Semplificazione del processo di acquisto
Sono tutti elementi che concorrono a dare maggiore consistenza ad un canale che diventerà nel futuro prossimo fondamentale per aumentare la portata del proprio negozio online e incrementare la propria quota di mercato.
2) Social commerce
Il social commerce è l’evoluzione in chiave web 2.0 del commercio online (definizione di Wikipedia) che utilizza i social media per la vendita di prodotti/servizi.
Parlare di social commerce, quindi, significa riferirsi ad un sistema di commercio elettronico integrato con modalità di comunicazione social, ideate ad hoc. Non la sola presenza con la fanpage aziendale su Facebook, l’account di Twitter o il canale di YouTube, ma strategie di comunicazione più elaborate, che sappiano utilizzare al massimo gli strumenti messi a disposizione dalle nuove piattaforme sociali.
Come abbiamo avuto già modo di approfondire su questo blog, il 70% degli utenti di Facebook partecipa a concorsi organizzati dai brand (la predisposizione ad interagire con il brand aumenta quando c’è in palio un premio) e quasi il 97% degli utenti Facebook acquista i prodotti dei brand che segue1 (una volta diventati likers, gli utenti prendono familiarità con il brand e ne diventano poi consumatori, spesso fedeli).
Sono numeri altissimi, che testimoniano la sempre più importante rilevanza che i social media stanno acquistando nella vita delle persone e, in questo caso, sulle loro abitudini di acquisto.
L’ideazione di una strategia social può risultare vincente per incrementare la conoscenza del marchio e aumentare notevolmente il numero di likers sulla pagina aziendale e di visitatori/acquirenti sul proprio store.
3) Couponing e Promozioni
Uno dei fenomeni più dirompenti dell’ultimo anno è il boom dei siti di Couponing, che da soli hanno contribuito a quasi il 25% della crescita dell’e-commerce nel nostro paese. La loro forza consiste nel veicolare sugli esercizi commerciali nuovi clienti, mediante forti sconti e ribassi.
Questi rappresentano di certo un nuovo modello transazionale, prima completamente assente nel mercato, ma la loro componente più innovativa consiste, forse, nel capovolgere le consuete strategie di comunicazione: il prezzo “molto aggressivo” diventa un mezzo pubblicitario, con il quale generare visite, offrire prodotti/servizi a target più ampi e stimolare la domanda saturando la propria capacità produttiva.
L’enorme sviluppo di questo nuovo modello di vendita traccia la direzione che un’azienda deve necessariamente seguire con il proprio store online: non dimentichiamo che gli utenti su internet cercano innanzitutto la convenienza economica … e allora perché non ingolosirli con offerte e promozioni speciali, magari a tempo o in funzione di particolari festività, eventi, ecc.
Come per i siti di couponing più diffusi (Groupon, Groupalia, ecc.), anche lo store aziendale può diventare un veicolo per promuovere il proprio brand, proponendo offerte speciali, offerte a tempo, coupon di sconto e quant’altro riesca a stimolare il desiderio di acquisto del’utente.
4) Video commerce
I consumatori, anche quelli che fanno shopping online, prima di effettuare un acquisto amano essere in grado di valutare il prodotto, di testarlo, di toccarlo. Per questo motivo uno dei trends individuabili per il 2012 sarà l’utilizzo di video dei prodotti, che consentano ai consumatori di avere una migliore percezione di ciò che vogliono acquistare.
Pensiamo, ad esempio, ad un capo di abbigliamento: poter visualizzare il capo sotto più aspetti, prospettive e poterlo quasi provare potrebbe rappresentare un enorme valore per l’utente, decisivo nella sua scelta di acquisto.
Da questo punto di vista, la tecnologia da’ una grande mano alla realizzazione di progetti molto innovativi e di grande visibilità. Una delle tecnologie maggiormente applicabile al contesto di commercio elettronico è la realtà aumentata.
La realtà aumentata è una tecnologia in via di consolidamento, tramite la quale è possibile la sovrapposizione di livelli informativi differenti (virtuali e multimediali) all’esperienza reale di tutti i giorni.
La realtà aumentata combina i dati generati dal computer con i dati reali presi dalla web cam, fondendo i vari oggetti e campi visivi.
In questo modo è possibile pensare ad un’applicazione in grado di simulare il funzionamento di un camerino, con l’utente che ha la possibilità di provare gli articoli in vendita. Tramite una funzione messa a disposizione dall’applicazione, ad esempio, gli utenti in possesso di una webcam potranno visualizzare la propria immagine sul player appositamente realizzato, alla quale vengono sovrapposte in tempo reale le immagini dei vestiti di proprio interesse.
5) Pagamenti sicuri e veloci
Da uno studio di Econsultancy Blog, dal titolo “Why do consumers abandon online purchases”, diverse sono le motivazioni che spingono l’utente ad abbandonare il carrello:
Più del 50% degli utenti abbandona il carrello prima di effettuare un acquisto per problematiche legate al processo. In particolare:
- il pagamento è ritenuto poco sicuro;
- la registrazione richiesta prima di effettuare il pagamento stesso è ritenuta spesso troppo complessa.
I consumatori non vogliono compilare pagine e pagine di informazioni per fare i propri acquisti, ma prediligono un sistema di registrazione semplice e veloce, così da poter dedicare il proprio tempo unicamente allo shopping.
Una soluzione a queste esigenze potrebbe essere PayPal Access, il nuovo sistema di identificazione di PayPal. Questo nuovo sistema di identificazione dovrebbe rendere ancora più sicuro l’acquisto online, senza aver bisogno di ricordare numerose password. In pratica con due soli click l’utente può registrarsi e accedere a un sito di e-commerce: le informazioni personali, come ad esempio l’indirizzo di consegna, saranno aggiornate automaticamente.
Con questo nuovo sistema, all’utente potrà addirittura non essere più richiesto di registrarsi presso il sito, ma per completare l’acquisto di un prodotto verranno chiesti unicamente i dati di identificazione di PayPal. In questo modo si salta quel passaggio che, come detto prima, spaventa e scoraggia il visitatore e, in più, si può sfruttare tutta la sicurezza del sistema PayPal.
Vuoi accettare la sfida del nuovo mercato o assistere inerme alla fine di un’era?
Numeri alla mano, sembra ormai giunto il momento che tutte le aziende italiane accettino la sfida del nuovo mercato. I consumatori sono sempre più online e le aziende non possono ignorare dove sono i consumatori.
È necessario, però, non assistere inermi alla fine di un’era di business, bensì entrare nel nuovo “mondo” con politiche strategiche efficaci, che dettino le tendenze del mercato e non si adeguino semplicemente a ciò che fa la maggioranza.
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