Strumenti di Google per il Web Marketing
In questo post verranno presentati una serie di strumenti a supporto delle attività di Web Marketing offerti da Google.
Google pubblica sin dal 2002 il Zeitgeist, l’elenco delle parole più utilizzate come chiavi di ricerca su base mensile e annuale. Un indicatore interessante delle tendenze di ricerca pubblicato però con fini più che altro giornalistici.
Di ben altra rilevanza lo strumento che ha presentato nell’ottobre 2006 nella sezione Google Labs, il "playground" dove rilascia soluzioni non ancora pronte per il grande pubblico.
Il nuovo servizio si chiama Google Trends e mostra l’andamento nel tempo dell'utilizzo delle chiavi di ricerca. Lo strumento consente di effettuare comparazioni al massimo tra cinque chiavi limitando i risultati a determinate aree geografiche e ad un arco temporale.
E' facile immaginare l'interesse che ha suscitato sin da subito nell'ambiente del Web Marketing.
La scelta delle parole chiave (keywords) rappresenta una delle prime attività che si compiono quando si costruisce un progetto di web marketing. Servizi analoghi sono disponibili da tempo (come Compete e Alexa) ma con Google Trends è possibile ricavare tali indicazioni direttamente "alla fonte", utilizzando cioè dati estrapolati dai 20.000 terabytes di informazioni che Google, il motore di ricerca che detiene più del 70% del mercato mondiale, elabora quotidianamente.
Luci ed ombre però: Google Trends oltre a non mostrare il numero di volte in cui una parola chiave è stata utilizzata (ma solo l'andamento nel tempo), non fornisce l'informazione del livello di competitività della stessa, cioè il numero di risultati di ricerca ottenuti con quella parola chiave.
Scegliere parole chiave per cui c’è troppa competizione implica ovviamente che per ottenere dei buoni risultati di visibilità è più difficile scalare l'elenco delle pagine dei risultati.
Google ha ampliato nel tempo le funzionalità offerte da Google Trends. Di recente è stata aggiunta la possibilità di esportare i risultati in formato CSV (Comma-Separeted values), un formato di file che consente la gestione dei dati in forma tabellare, permettendo quindi di realizzare software che elaborano tali informazioni offline.
E' di pochi giorni la notizia che Google ha aggiunto la sezione Websites al progetto Google Trends. Il nuovo strumento consente di visualizzare i volumi di traffico di indirizzi internet.
Nel dettaglio il nuovo servizio consente di:
- visualizzare il numero di visitatori giornalieri unici di un sito
- effettuare delle comparazioni tra siti (al massimo cinque)
- mostrare un elenco di siti “simili” visitati dagli utenti oltre a quello inserito nella ricerca
- visualizzare l’elenco delle nazioni di provenienza di visitatori ed effettuare filtri geografici
- mostrare un elenco di parole chiave che hanno utilizzato i visitatori per trovare e poi visitare il sito
Anche con Google Trends per Websites è possibile limitare la ricerca ad un arco temporale ed esportare i dati in formato CSV.
E’ immediato comprendere la potenza e l’utilità di uno strumento del genere nell’ambito di un progetto SEO.
Innanzitutto nella fasi di analisi dei competitor: l’elenco di siti affini a quello ricercato fornito da Google è probabilmente l’elenco con cui ci si dovrà confrontare per ottenere dei buoni risultati in termine di posizionamento.
Inoltre, utilizzando Google Trends per analizzare i competitor è possibile comprendere quali parole chiave questi presidiano, ed eventualmente correre ai ripari. Ad esempio una di tali parole chiave (che contribuisce alle visite di quel sito) potrebbe non essere presidiata correttamente dal proprio con l’effetto di perdere posizioni nei risultati di ricerca.
Anche Google Trends per Websites presenta però, oltre alle luci, qualche ombra. Lo strumento è ancora acerbo, fornisce dati principalmente per siti made in USA e con volumi di traffico superiori alle 3000 visite uniche giornaliere.
I risultati mostrati sono stime e aggregazioni di dati che provengono da una non precisata serie di fonti: Google Analytics, Google Toolbar, Google Adsense? Anche in questo caso Google ha fornito una potente "black box" senza svelarne però il funzionamento.
E' dell'ultima ora la notizia di nuove evoluzioni dei servizi che Google offre agli esperti di Web Marketing.
La prima è il rilascio in beta e per il momento a pochi fortunati dell’estensione di Google Trends per Websites: Ad Planner. Oltre a mostrare il numero dei visitatori giornalieri unici, fornisce indicazioni importanti riguardo il sesso, il livello scolastico e il reddito dei visitatori. Da dove Google prelevi queste informazioni, anche in questo caso, è un mistero.
La seconda è il potenziamento del celebre strumento per la scelta parole chiave di AdWords. Anche in questo caso, per il momento, limitatamente ad un gruppo inserzionisti è stata data la possibilità di visualizzare per ogni parola chiave trovata i valori numerici del traffico al posto del classico volume di ricerca indicativo (molto elevato, elevato, medio, basso, molto basso).
Sembra quindi che Google abbia finalmente intrapreso la strada di potenziamento degli strumenti messi a disposizione dei SEO che fino ad ora si erano affidati ad altri fornitori a pagamento (Compete e Alexa per citarne alcuni) . Attendiamo fiduciosi gli sviluppi futuri.
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