Una nuova formula di e-commerce: il temporary shop
Ogni decisione di un essere umano è conseguenza di uno stato emozionale. E ciò è ancor più valido se la decisione riguarda l’acquisto di un prodotto.
“Posso resistere a tutto tranne che alle tentazioni…”
Con queste parole, Oscar Wilde esprime la perfetta sintesi del comportamento tipico del consumatore medio. La componente emotiva dell’esperienza di acquisto tende sempre più spesso a rimpiazzare la logica del “bisogno – acquisto – beneficio”, per lungo tempo perno centrale delle strategie di marketing tradizionale.
Secondo la teoria del marketing emozionale o esperienziale (formulata dal professore della Columbia University Bernd. H. Schmitt), il segreto sta nell’anticipare i desideri del cliente (in alcuni casi dettandoli) e soddisfarli, ma sopratutto fare in modo che l’intensa esperienza sensoriale consolidi il legame tra cliente e azienda.
Nel web questa teoria si è tradotta nella nascita dei Web temporary shop (o “negozi a tempo”), che uniscono le potenzialità dell’e-commerce con l’ultima tendenza marketing di proporre prodotti e offerte a tempo limitato. Ovviamente, parte del fascino deriva proprio dall’esperienza emozionale del cliente, oltre che da un appropriato sistema di promozione dell’evento.
Con questi negozi temporanei, con cui proporre collezioni limitate o selezioni di prodotti, i brand sono in grado di scatenare una vera e propria ansia d’acquisto fra gli shopping addict, e non solo.
I temporary shop, infatti, non rappresentano esclusivamente una formula commerciale innovativa, ma sono delle campagne pubblicitarie in piena regola, dei veri e propri eventi di marketing, realizzati in modalità differenti: “temporary store”, “outlet a tempo” o “capsule collection” all’interno di vetrine più ampie.
Cosa accomuna queste sigle? Il tempo di apertura limitato, che sia pre-determinato (ad esempio da una certa data ad un’altra data), oppure subordinato all’esaurimento della merce da vendere: 1 o 2 giorni, 1 settimana, 1 mese o “qualche mese” al massimo.
I pilastri
Quali sono dunque i pilastri su cui si poggiano queste nuove formule commerciali? Quali sono gli elementi che caratterizzano queste nuove tipologie di vendita e consentono all’azienda di trarre benefici per il proprio business?
La limitazione dell’orizzonte temporale
Il temporary shop riesce a “sedurre” il consumatore, trasmettendo un senso di “urgenza” capace di innescare meccanismi psicologici molto efficaci per motivare l’acquisto.
Minore è il tempo che si dà all’utente per effettuare il proprio acquisto, maggiore diventa la fretta nell’utente, provocando una sorta di “ansia da evento”, una paura di “perdere l’occasione” che influenza notevolmente il fattore critico e induce maggiormente all’acquisto.
L’effetto sorpresa
L’apparizione improvvisa di uno store online dedicato esclusivamente al determinato prodotto o all’esclusiva collezione è come una calamita capace di attirare la curiosità degli utenti, mai insensibili alle novità.
L’esclusività
Un prodotto viene percepito appetibile e desiderabile quanto più viene proposto come unico ed elitario. Ciò che si propone è un’esperienza unica e irripetibile, limitata nel tempo ma non solo: il cliente, che sa già di essere fortunato perché venuto a conoscenza dell’evento, troverà nello store prodotti unici e nuovi, in linea con le aspettative e accompagnato da un’atmosfera unica ed esclusiva (e qui un ruolo di fondamentale importanza sarà svolto dal concept).
I vantaggi ottenibili dal business
Quali sono dunque i vantaggi che un brand può trarre da uno store temporaneo?
Innanzitutto, la promozione e diffusione del proprio marchio, attorno al quale è possibile creare interesse e scatenare tendenze da parte degli utenti. È possibile anche rimodulare la percezione del proprio marchio, ad esempio con la vendita di collezioni estemporanee, anche molto diverse dallo stile generalmente associato al brand.
E poi, dal punto di vista dei prodotti, un temporary store è uno degli strumenti più efficaci per il lancio e la vendita di un nuovo prodotto/servizio o di articoli in edizione limitata o appartenenti a collezioni speciali.
Tutto ciò è ovviamente finalizzato all’obiettivo primario di incrementare le vendite e vivacizzare l’affluenza di utenti sul proprio store online, stimolando la creazione del proprio database contatti (lead generation).
L’esempio di Yamamay
Uno degli ultimi esempi di temporary shop online, in ordine temporale, vede Meetweb protagonista.
Da poco, infatti, abbiamo realizzato lo store online di Yamamay, che quest’anno festeggia dieci anni di attività e che per la prima volta è sbarcata nel mondo dell’e-commerce, lanciando una collezione speciale firmata Chiara Ferragni.
La famosa fashion blogger ha legato il suo nome a quello di Yamamay per una capsule collection di intimo e moda mare, in vendita contemporaneamente nei negozi Yamamay e disponibile online nel nuovissimo store.
Il nuovo store di e-commerce è stato studiato e sviluppato proprio per consentire la migliore resa possibile della nuova collezione, con un concept grafico dai colori sgargianti e dai tratti fluo, segni distintivi di uno store fresco, giovane e dinamico.
Sono questi i leitmotiv dei negozi monomarca Yamamay: ambienti coinvolgenti, dinamici, capaci di rendere gratificante e intensa l’esperienza d’acquisto al femminile, da vivere come un evento, un’occasione unica e imperdibile, in pieno ossequio alle teorie di marketing emozionale.
E i risultati? Non si sono fatti attendere … con questa nuova formula, il temporary shop di Yamamay ha raggiunto più di 5.000 visitatori unici giornalieri da ogni parte del mondo e quasi 90.000 visite complessive nelle prime due settimane di pubblicazione!
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