Microformats, metadati di ultima generazione

Nel post precendente abbiamo introdotto l'argomento metadati, ci proponiamo adesso di indagarne le più recenti evoluzioni.

Una nuova frontiera del web semantico - e che promette interessanti sviluppi anche per le operazioni di SEO - è costituita da una nuova tipologia di metadati, i microformat, ossia mark up (marcatori) che consentono di riportare determinati tipi di contenuti all’interno di una pagina HTML in modo da renderli più facilmente interpretabili da un browser.

Attualmente i microformat più diffusi online sono:

  • hCard, che permette di rappresentare persone, aziende, organizzazioni e luoghi
  • hCalendar, che può essere usato per gestire eventi
  • hReview, usato per recensire prodotti, servizi ed altro

I microformat consentono di aggiungere “significato” ad una pagina web in termini molto pratici, facilitando così attività online di ogni tipo, dall’approfondimento dei temi più tecnici alla programmazione di eventi nel mondo reale - che sia la prenotazione di una camera di albergo o la gestione di un calendario personale. Tramite i microformat, mediante alcuni specifici programmi è infatti possibile estrarre i dati semantici presenti in una pagina web, ossia esaminarne i contenuti e utilizzare le informazioni in essa presenti.

Se, per esempio, in una pagina web è presente il Microformat hCard, il browser sarà in grado di inserire nella nostra rubrica l'email, un link, il numero di telefono, l'indirizzo o altri dati dei contatti presenti nella pagina. A questo proposito, Google ha annunciato che intende inserire il supporto per il Microformat hCard all’interno di Google Maps: in questo modo sarà più facile gestire ed esportare gli indirizzi presenti nelle pagine dei risultati.

Sul ruolo dei microformat nell’ambito delle strategie di SEO il dibattito è appena cominciato. Attualmente non sembrano avere un’importanza cruciale, ma le cose potrebbero ben presto cambiare: il primo metamotore di ricerca che utilizza anche i microformat infatti esiste già da qualche tempo.

Si chiama Mnemomap, un ibrido tra un motore di ricerca e uno strumento di mashup, che oltre a pescare risultati da vari media (Yahoo!, Flickr e YouTube), permette di affinare la ricerca per sinonimi, tags, traduzioni e microformat, visualizzando sullo schermo un grafo ad albero che si espande in base alla quantità di risultati trovati. In questo modo non vengono visualizzati solo i molteplici significati di un elemento cercato, ma c’è anche la possibilità di indagarne i diversi contesti d’uso.

Un’altra applicazione basata sui microformat (nello specifico su Microformat hCalendar) è il servizio Upcoming offerto da Yahoo!, che consente agli utenti registrati di inserire dal proprio pannello la segnalazione di un evento e inviarla a tutta la comunità di Upcoming, oppure soltanto al proprio gruppo di amici.
La principale novità dell’applicazione consiste nel fatto che mediante un software come Operator - il plugin di Firefox che attraverso una toolbar permette di rilevare i microformat presenti in una pagina web - è possibile esportare le informazioni presenti nelle pagine di Upcoming, e aggiungere gli eventi di proprio interesse direttamente ai Segnalibri, a Google Calendar, oppure a Yahoo! Calendar.

La toolbar di Operator segnala anche i tag presenti nelle pagine web (comunemente utilizzati nei blog), consentendo all’utente di avere una lista di argomenti a cui è associato il contenuto della pagina che sta visitando, e di poter utilizzare direttamente tali etichette per ricerche correlate (es. su Amazon, del.icio.us, Flickr, YouTube).

Tag su Meetweb Blog

Possiamo in conclusione ipotizzare che l’ottimizzazione siti in ottica di web marketing probabilmente richiederà sempre più nel prossimo futuro un attento lavoro di scelta, redazione e monitoraggio delle diverse tipologie di metadati, i quali – grazie alle continue evoluzioni del web semantico - potrebbero ben presto rientrare a pieno titolo tra i principali strumenti in grado di supportare efficacemente una strategia di SEO.

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