eCommerce e le imminenti sfide del mercato

Nel mondo 1 miliardo e 300 milioni di persone comprano online (su complessivamente 2,8 miliardi di persone connesse ad internet) con una penetrazione rispetto al totale vendite retail del 7% (l’8% in Europa, il 5% in Italia – leggi tutti i dati aggiornati sull’eCommerce 2016 in Italia).

Si tratta di un canale di vendita così pervasivo ed in rapida crescita da non poter essere approcciato come fosse una mera questione di tecnologia. Quali sono, quindi, le sfide che i vendor affronteranno nei prossimi mesi o anni?

Integrazione fisico/virtuale

Quando lavoro a progetti di eCommerce, una delle prime precauzioni delle aziende è legata alla convivenza con i canali tradizionali; il tema è spesso posto in termini di criticità ed il nome che le si da è “disintermediazione”; e forse anche tu, in questo momento, hai lo stesso dubbio.

Di ritorno da Smau 2015, qualche mese fa, riepilogavo diversi approcci alla integrazione tra negozi fisici e virtuali. I dati presentati l’altro giorno dimostrano che non esiste una sola strada ma molteplici, ed i negozi fisici sempre più fanno parte dell’ecosistema.

Di fatto, il presidio territoriale del negozio fisico produce valore rispetto alla possibilità di toccare con mano il prodotto, ritirare l’ordine fatto online, vivere l’esperienza proposta online.

E, viceversa, trae vantaggi dall’incontro con clienti precedentemente contattati online, fattura prodotti o servizi accessori, offre servizi di assistenza.

I marketplace fanno il 30% delle vendite, quale strategia?

I marketplace e gli aggregatori di vario genere veicolano % altissime di transazioni online. Nei dati presentati all’eCommerce Forum del 18 maggio a Milano e riportati sotto in figura non compare l’Italia ma anche a voler fare riferimento ai dati più bassi (quelli della Francia), parliamo di un 20%.

Se hai un eCommerce o stai pensando di realizzarne uno per la tua azienda, presto dovrai porti la domanda: porto una parte dei miei prodotti/servizi dentro i marketplace? e se si, con quale strategia?

La consegna h24

I vettori di logistica hanno fatto passi da gigante nell’efficienza dei servizi offerti. La concentrazione degli operatori ha permesso una standardizzazione dei servizi e oggi, se ti appresti a realizzare uno store di commercio elettronico per la tua azienda, consegnare i prodotti è più facile.

Dal punto di vista dell’utente finale, però, le alternative restano sostanzialmente 2: consegna a casa; oppure, consegna in ufficio.

E’ qui che si gioca una delle sfide più interessanti del futuro dell’eCommerce: la possibilità di ritirare in luoghi terzi (automatizzati, come i locker; oppure presidiati da personale umano) aperti h24 e nei quali recarsi quando il negozio di eCommerce ci avvisa di aver consegnato.

Pensa a tutti quelli che vivono in uno stabile in cui non c’è il portiere (cui far consegnare il pacco) ed a cui non è permesso farsi recapitare pacchi in ufficio: finiscono di fatto per ordinare pochissimo online per l’impossibilità di ricevere materialmente la consegna.

Le sfide richiamate sono direttamente connesse ai processi di business della tua azienda e alle variabili di marketing che puoi gestire con il tuo eCommerce.

Ce ne sono altre? Certo: Big-data, personalizzazione dell’offerta e dei prodotti, IoT

Tanta roba, ma non devi avvilirti: avviare un investimento in un eCommerce significa avviare un percorso lungo il quale è possibile costruire un pezzo alla volta la propria capacità di stare online.

Se ti serve aiuto, siamo qui anche per una semplice chiacchierata. In caso contrario, in bocca al lupo e buon eCommerce!

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