Quanto costa un ecommerce?

“Quanto costa un sito di e-commerce?” È una delle domande più poste dai nostri clienti… ma il problema è che non sempre è facile rispondere immediatamente.

Non si tratta di mancanza di professionalità, ma dell’impossibilità di rispondere con precisione ad una domanda tanto vaga, soprattutto se viene posta senza dare ulteriori informazioni sul progetto. Troppo spesso le richieste vengono effettuate senza la consapevolezza che un ecommerce è un sistema complesso.

Facciamo un esempio. Immaginiamo di voler comprare un’auto. Ci rechiamo preso una concessionaria e chiediamo al venditore quanto verrà a costare. Come avere un preventivo se non esplicitiamo cosa vogliamo di preciso? Vogliamo una 3 o 5 porte? Una utilitaria o un Suv? Con o senza gli optional?

Come per un’automobile, anche per un ecommerce, non è possibile stimare il suo costo prima di averlo progettato. Tutto dipende dalle funzionalità, dal web design, dalla piattaforma tecnologica utilizzata, ma soprattutto dagli obiettivi del committente.

Sarebbe un peccato mortale affrontare la questione con leggerezza …“Cosa chiedo? Un sistema standard … un sistema che mi permetta di vendere … un sito che valorizzi i miei prodotti …”

Queste sono solo alcune delle risposte di utenti a cui manca la consapevolezza che un ecommerce è un sistema complesso, un insieme di tecnologia, servizi, prodotti, marketing, web copywriting, competenze e conoscenze, che rendono il commercio online molto (ma molto) più complesso del commercio tradizionale.

I nodi da sciogliere

Non esiste uno standard e non può esistere: esistono piattaforme tecnologiche che consentono di standardizzare alcuni processi quali il carrello o le procedure di registrazione, ma come si potrebbe standardizzare un negozio che funzioni allo stesso modo, indipendentemente dal fatto che venda prodotti alimentari o biancheria intima?

Ogni cliente ha le proprie esigenze, in termini di business, di comunicazione, di marketing. E, per questo motivo, diverse sono le soluzioni che è possibile consigliare per il proprio negozio virtuale …

Già in un post precedente avevamo affrontato il problema della complessità di un ecommerce e avevamo proposto una serie di domande che fungessero da linee guida per la formazione della propria idea di business:

  1. Cosa vendere?
  2. Come presentare i propri prodotti?
  3. Come strutturare il carrello?
  4. Quali saranno le modalità di pagamento?
  5. A quale mercato geografico rivolgersi?
  6. Quali saranno le modalità di spedizione e consegna?
  7. Il gestionale sarà integrato?
  8. Come saranno gestiti gli ordini?

L’analisi approfondita dell’idea di business è necessaria per dare risposta a ciascuna di queste domande, le quali hanno evidenti ripercussioni sulle modalità di funzionamento del negozio virtuale: se ci sono particolari esigenze, è questo il momento in cui devono emergere!

Un ecommerce è un’attività complessa!

Sciogliere questi nodi significa essere pronti per la realizzazione del nuovo negozio di ecommerce. Ma non è tutto!

L’ecommerce, come detto, è un’attività imprenditoriale complessa, con costi legati non solo alla realizzazione del software, ma anche legati all’operatività del negozio stesso. Sarà dunque necessario considerare questi ulteriori costi:

  • hosting – è lo spazio fisico di un server, sul quale risiede il vostro sito. È necessario considerare soluzioni tecnologiche avanzate, in grado di assicurare la visibilità dell’applicazione e la connettività alla rete, così da assicurare il funzionamento 24h/24h;
  • assistenza e manutenzione – una volta online, sarà sempre necessario eseguire intervento di controllo e miglioramento del sistema e delle sue funzionalità, per garantirne sempre il corretto funzionamento e migliorarne l’efficacia;
  • contenuti – i contenuti sono fondamentali per la buona riuscita di un negozio virtuale: già in un precedente post avevamo affrontato la complessità relativa alla presentazione efficace dei prodotti, ma non si tratta solo di questioni tecniche, anche pratiche: le immagini chi le prepara? E chi le ottimizza per la migliore resa sul web? E i a chi affidare i testi di presentazione delle schede prodotto? sono attività che possono essere svolte dal cliente, ma spesso si sottovaluta la loro importanza e il dispendio di tempo ed energie necessarie per l’ottenimento di un buon risultato;
  • popolamento – una volta redatti, i contenuti dovranno essere inseriti all’interno del sistema. Questo è un lavoro molto delicato, perché è da questo che dipende la resa del sito e degli articoli che propone e, trattandosi di un ecommerce, non è possibile permettersi alcun errore nel caricamento di prodotti e prezzi, pena l’erroneo funzionamento dello store.

E dunque… quanto investire?

Preventivare il costo di un sito ecommerce, dunque, non è una cosa semplice dal momento che le oscillazioni sono notevoli ed i fattori da tenere in considerazioni sono numerosi.

E poi, come valutare il costo se non in relazione ai benefici ottenibili, ovvero dei ricavi? In questi termini sarebbe più corretto, allora, formulare la domanda secondo un differente paradigma: “quanto investire in un sito ecommerce per guadagnare una certa cifra?

In economia, il punto di avvio per qualsiasi valutazione sull’efficacia di un progetto di investimento è l’analisi costi-benefici. Questa analisi si basa tipicamente sulla misurazione e la comparazione di tutti i costi e i benefici direttamente e indirettamente ricollegabili agli stessi.

In questo modo è più semplice valutare i costi, perché si ha un termine di paragone che consente di comprendere se il costo è alto o basso. Se i costi sono superiori ai benefici ottenibili, perché avviare un progetto? Ma se i benefici sono largamente superiori ai costi, siamo sicuri che quel costo giudicato inizialmente eccessivo, lo sia veramente?

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