L’HTML5 e i video

I video web rappresentano una grande risorsa per le imprese che cercano un canale per la propria pubblicità online: un video ha probabilmente più chance di catturare l’attenzione rispetto ad immagini o testi statici, ed inoltre il consumo di video sul web è ormai parte delle abitudini di navigazione di molti utenti (basti pensare agli straordinari numeri di visualizzazioni che realizzano alcuni video di Youtube).

In passato abbiamo già parlato in linea generale dei passi in avanti dell’HTML 5, l’ultimo “stadio evolutivo” della tecnologia alla base di un sito web. In questo post ci occuperemo nello specifico dei vantaggi dell’HTML5 rispetto al mondo dei video online.

Il passato: l’Adobe Flash Player.

La vecchia tecnologia per i video: l'Adobe Flash Player

In assenza dell’HTML5, l’unico modo di pubblicare un video in rete è di utilizzare un plugin aggiuntivo, uno su tutti il famoso Flash Player della Adobe. Ma cosa succede se l’utente non ha installato questo plugin o se non ha una versione aggiornata? In ognuno di questi casi il video non può essere visualizzato. Fino ad oggi quindi la fruizione dei video sul web è strettamente dipesa dalla tecnologia Flash della Adobe.

Il futuro: l’HTML5.

La nuova tecnologia per i video: l'HTML5

Con l’HTML5 invece il video diventa uno degli elementi nativi del linguaggio HTML, al pari di testi ed immagini: per visualizzare un video non sono più necessari nè il Flash Player nè qualsiasi altro plugin analogo. Questo è il principale e rivoluzionario vantaggio dei video in HTML5, ma non è l’unico. Ecco gli altri:

  • molti dispositivi mobili, primi fra tutti l’iPhone e l’iPad non supportano la tecnologia Flash. In un mondo in cui l’accesso al web in mobilità è sempre più diffuso, si tratta di un dettaglio non indifferente;
  • trattandosi di un elemento nativo, il player si carica più velocemente, le prestazioni del video sono migliori e il consumo delle risorse del dispositivo con cui si visualizza il video è ridotto;
  • il player del video può essere controllato dal web designer attraverso i CSS e Javascript, altre due tecnologie che vengono largamente utilizzate per costruire un sito HTML e che pongono di gran lunga meno problemi rispetto al Flash Player, sia in quanto a disponibilità nei computer degli utenti sia in quanto a facilità di gestione;
  • con l’HTML5 ad un video corrisponde, a livello di codice, il tag <video>. Non è un dettaglio scontato: prima dell’HTML5 il tag <video> non esisteva, e al suo posto venivano utilizzati i più generici tag <object> ed <embed>. Questa differenza pesa in particolar modo a livello di SEO. I motori di ricerca non si basano sulla pagina che vede l’utente, ma sul codice “nascosto” dietro la pagina: più preciso e semantico il codice, migliore la posizione nei risultati di ricerca.

Oltre a questi vantaggi “tecnici”, a premiare l’HTML5 rispetto  a Flash sono gli utenti:

  • MeFeedia, un motore di ricerca di video, ha stimato che i suoi utenti guardano il 25% di video in HTML5 in più rispetto ai video in Flash, e che il 70% degli utenti è maggiormente disposto a guardare per più tempo un video in HTML5.
  • Da gennaio dello scorso anno Youtube offre ai suoi utenti la possibilità di scegliere tra il Flash Player ed un player in HTML5. Questa sperimentazione è stata decisa in seguito ad un sondaggio da cui è risultato che il supporto dell’HTML5 fosse la funzionalità più richiesta dagli utenti. A Youtube sono seguiti altri siti dedicati ai video come Vimeo.

Il presente: i problemi di compatibilità.

Guerra di codec tra Apple e Google

Allo stato attuale delle cose, l’adozione dei video in HTML5 purtroppo non è così semplice. Non tutti i browser infatti supportano ancora questa nuova tecnologia, ed in particolare rispetto all’ambito dei video sono state fatte scelte diverse rispetto ai codec da adottare per la pubblicazione sul web: la lotta è come al solito tra formati proprietari (l’H.264, promosso principalmente dalla Apple) ed altri open-source (il Theora e recentemente il VP8, promossi da Google).

Si tratta tuttavia di ostacoli che già oggi possono essere aggirati, anche perché molti video già pubblicati in rete sono pronti per l’HTML5. Secondo altre stime di MeFeedia, per esempio, il 54% dei video online nel mese di ottobre 2010 è stato realizzato con codec H.264, una percentuale quintuplicata rispetto a gennaio 2010. Vale dunque la pena tenersi al passo con i tempi per essere pronti nel momento in cui questi stessi ostacoli saranno stati definitivamente eliminati.

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di Graziano Scaldaferri Web design

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